mercoledì 20 giugno 2012

Lago dei caprioli - Coppa Italia Orienteering

Seconda tappa di questa due giorni trentina. Lasciamo la blasonata Madonna di Campiglio per spostarci nel cuore della Val di Sole dove il lago dei Caprioli sopra Pellizzano sarà il palcoscenico scelto per questa prova di coppa. Bello il lago dove si specchiano i pini che lo circondano. La giornata dal punto meteo non inizia nei migliori dei modi per poi riprendersi nella seconda parte della giornata dando lustro al paesaggio davvero bello. Oricuneo al gran completo questo giro (oltre al sottoscritto soino presenti Davide, Fabry, Ely, Dona e Cesare), con gran voglia di far bene...ed alla fine direi che possiamo definire la trasferta trentina positiva. Primo elemento positivo la lanterna spettacolo che dava inizio al giro d'onore intorno al lago, ideale per fare qualche foto e vedere i piazzamenti degli amici/concorrenti. Questa volta sono l'ultimo a partire e inizio la scalata verso la partenza mentre il resto della truppa sta terminando la gara. L'ascesa dura una trentina di minuti e si fatica parecchio a raggiungere lo starting point. Decido di fare la MB essendo una long ed alla fine non me ne pento. Pur essendo una MB i pun ti iniziali non sembrano per nulla semplici. Sono praticamente tutti in "mezzo al bosco" e questa volta è fondamentale non sbagliare il punto di attacco alla lanterna. Non commetto errori madornali ma sono molto prudente (non so ancora se per scelta o per stanchezza) e un po' il tempo ne risente, ma non importa l'importante in questa fase della mia "vita orientistica" è non sbagliare, o almeno il meno possibile. Esco dal bosco limitando i danni e si iniza la fase più scorrevole (in pratica le ultime 10 lanterne non presentano grosse difficoltà orientistiche) con ampie autostrade create dai concorrenti precedenti. Di questa gara ho un ricordo vivido nella mente: sto correndo sulla strada asfaltata che precede la lanterna spettacolo, sto faticando non poco (daltronde facciamo orienteering per questo giusto?) ma vedo i miei amici che mi incitano a continuare a correre....bellissimo. Rinvigorito da questa visione sahariana punzono la lanterna e ritrovo le forze per il giro d'onore intorno al lago. Purtroppo non sarà un giro d'onore perchè a tre lanterne dalla fine la testa va in pensione e quelle che avrebbero dovuto essere due lanterne semplici mi compromettono un risultato che sarebbe stato decisamente positivo. Risultato che rimane positivo lo stesso: segno una dei miei migliori tempi/sforzo (11,7 per molti di voi oriblogger lettori farà schifo, per me scendere sotto i 12 e potenzialmente sotto i 10 senza gli errori nella parte finale è un gran risultato), finisco la gara a metà classifica e soprattutto ho passato 2 giorni spettacolari (comodamente in Hotel con spa a gustare le specialità della zona) con mia moglie ed i miei amici orientisti. Unico rammarico aver lasciato il nostro cuccioletto a casa ma a breve ci sarà anche lui (magari già in Alta Badia). A presto orientisti Ciobin 1975

venerdì 8 giugno 2012

Madonna di Campiglio - Campionati Italiani Sprint Orienteering

Madonna di Campiglio, una delle tante perle che le Alpi del versante italiano hanno saputo creare e regalarci. A volte rimano stupito di quanta bellezza possa essere nascosta nelle nostre vallate alpine ed ancora mi stupisco di quanto mi stupiscono certi panorami. Mi stupisco per il fatto che, preferendo da sempre la montagna al mare (con somma ira di mia moglie), nel corso degli anni riesco ancora ad emozionarmi a vedere valli verdissime e montagne maestose e ruscelli che impetuosi cadono a valle. E poi che dire del sapore dell'aria montana tanto apprezzata da noi cittadini che siamo "costretti" a respirae quel che passa il convento. Queste emozioni ho provato nel guidare l'auto che mi conduceva verso la meta dei miei primi campionati Italiani sulla distanza Sprint. Esordio assoluto in una specialità decisamente particolare (che ho trovato molto divertente) che difficilmente si riesce a correre in molte altre occasioni. Data l'unicità dell'evento la carovana orientistica oricuneense decide di iscriversi in massa nella categoria MSenior sapendo già a priori di andare in contro ad una vera e propria mattanza sportiva....e ovviamente non poteva che essere così. Ma credo che per ciascuno di noi (oricuneesi poco esperti), indipendentemente dagli errori commessi, dagli allenamenti non fatti durante i mesi precedenti e dalle distrazioni che finiscono per compromettere una gara di orienteering, la gara di Madonna di Campiglio (e soprattutto quella del giorno successivo al lago dei Caprioli) possa rappresentare una sorta di punto di partenza. Oramai questa è la mia terza stagione. Durante la prima impiegavo ore a capire in che punto del bosco mi trovavo, l'anno scorso alternavo gare soddisfacenti (sempre per il mio misero livello sia ben inteso) ad altre disastrose oggi i miei tempi si stanno stabilizzando e noto che più passa il tempo più riesco a limare verso il basso il mio tempo/Km sforzo. Sembrerà banale ai lettori erranti di questo ori-blog ma ho più volte sostenuto che il primo da battere è sempre te stesso (a parte i compagni di squadra per vedere a chi tocca offrire da bere!!). Ebbene quando ci riesci puoi anche essere arrivato ultimo ma la soddisfazione è immensa. Credo che le due giornate di orienteering appena concluse abbiano offerto a me oricuneese (anche se torinese doc) poco esperto una buona iniezione di fiducia che sarà fondamentale per cercare di superare le difficoltà che sicuramente si presenteranno in futuro (perchè ricordiamoci sempre che questo sport è un po' bastardello ma proprio per questo ci piace tanto). Prima della partenza si cerca la concentrazione, mi ripeto che sarà una gara in città e quindi da correre, ripasso mentalmente i simboli che posso trovare in una gara cittadina (Venezia docet). -3 -2 -1 prendo la cartina e i primi 4 punti sono in bosco.....panico totale......devo resettare la memoria, non mi ricordo quasi più cosa vuol dire bianco verde 1 e così via. Ma non era una gara in una cittadina.....non vale!!!!. Dopo un momentaneo sconforto mi animo e cerco di sbrogliare la matassa orientistica. I primi 4 punti sono in bosco ma sono semplici. La difficoltà più grossa risiede nelle scarpe da running molto leggere che non si adattano ai tratti in bosco. Commetto qualche errore non riesco ad entrare subito in atmosfera gara ma poi quando inizia la parte in città le cose cambiano. La gara diventa più corribile bello il tracciato che riesco purtroppo ad apprezzare solo a gara finita (in gara non ho notato le scelte di percorso che potevano effettuarsi). Bella la scelta di piazzare una lanterna spettacolo sul ponte d'arrivo, iniziativa che rende la gara più interessante per chi la segue (scelta corretamente ripetuta anche la domenica al lago dei caprioli). Il mio tallone d'achille continua ad essere il fiato e le gambe per la scarsa possibilità di effettuare allenamenti nel corso dell'anno. Arrivo alla fine stremato senza grossi errori sulle lanterne e contento di aver fatto una buona gara per il mio livello. Fermo il cronometro a 38 minuti più o meno il doppio del tempo del vincitore....ma volete mettere l'emozione di correre con i numero 1 italiani di orienteering? Bella la cornice dell'arrivo sul lago di Madonna di Campiglio buona l'organizzazione (con gelato finale). I presagi per la gara del giorno successivo sono positivi...incrociamo le dita. To be continued Oriciobin 1975