martedì 20 dicembre 2011

Bilancio stagione 2011

Siamo alla fine della stagione 2011 ed è tempo di bilanci.

Che dire il 2011 è stato senza alcun dubbio un anno positivo sotto molto punti di vista.
Prima di tutto è aumentato il numero di amici/atleti attivamente presenti alle gare. Infatti, oltre all'inossidabile Cesare, sia Fabrizio che Elisabetta hanno confermato la loro presenza a molte gare. In più rispetto all'anno scorso si è aggiunto Davide che si sta facendo le ossa tra azimut e curve di livello. Insomma, il prossimo anno ne vedremo delle belle!!.

23 gare. Un buon numero. Ho voluto "correre" il più possibile per avere sempre più famigliarità con la carta. Qualche risultato in più rispetto all'anno scorso si è visto....generalmente oggi so bene o male dove mi trovo.
Le gare sono state generalmente belle e ben organizzate.
Da segnalare alcuni eventi in particolare:

1) O'Festival in Savoia. La gara di cornice ai campionati del mondo fa parte di quegli eventi che non ti possono passare di mente facilmente. A parte il lato organizzativo eccellente ed il paesaggio degno di nota, ho sperimentato per la prima volta cosa vuol dire correre su una carta complicata. Quando mi capita di guardare le carte di la Feclaz ricordo la difficoltà e la bellezza della gara francese.

2)Predazzo-Bellamonte (Campionati italiani long). Sono stati i miei primi campionati italiani e sono andati anche bene (6° tempo in MC). Gran bella carta, gran bel posto e gran bella atmosfera....da replicare!

3)Il Trofeo delle Regioni. Per una volta ho vestito la maglia del PiPiemonte dando il mio contributo a portare la mia regione al quinto posto. GrGran successo, visto che le prime quattro regioni appartengono ad un altro pianeta orientistico. Divertente la staffetta, carte perfette e posto molto bello anche se fuori dai più classici percorsi turistici.

4)Mov 2011. Venezia è sempre Venezia. C'è chi la ama e chi la odia io appartengo alla prima classe. Gara unica, emozioni impagabili.

5)Pianfei e Certosa di Pesio. Sono le gare organizzate dalla nostra società. Inserisco il lato organizzativo di una gara tra le cose belle perchè a volte, quando sei inserito in un contesto positivo, essere parte della gara può risultare più piacevole che parteciparvi....e il prossimo anno si replica magari cambiando mappa.

Purtroppo ci sono state anche giornate no, coincise con prestazioni sportive non all'altezza o addirittura deludenti. Eccole:

1) Pra Catinat. Bel posto per fare Orienteering ma quella è stata per il sotoscritto una giornata no. Tempo atmosferico avverso (prima della gara pioveva a dirotto e faceva freddo) e gara sbagliata dall'inizio alla fine. Non sono mai riuscito ad entrare in carta commettendo diversi errori anche macroscopici. Meno male che a metà gara ho avuto la fortuna di incontrare Fabrizio che mi ha "accompagnato" ad una lanterna maledetta....sarei probabilmente ancora lì nel bosco.

2)Capanne di Marcarolo. Gara organizzata ottimamente dagli amici liguri bel posto e bella carta ma la giornata è stata condizionata da una storta presa mentre stavo banalmente scendendo lungo un sentiero. Il dolore mi sta passando solo in questi giorni dopo un mese e mezzo. Ma voglio tornare sul luogo del delitto per prendermi qualche rivincita.

Stagione che va stagione che viene. Cosa ci aspetterà nel 2012? Ecco le mie priorità:

1) Pupo in arrivo.....prepararsi al meglio per la new entry in famiglia.
2) Cercare di riuscire a dormire qualche notte causa punto n.1
3) Provare a fare qualche garetta ogni tanto
4) Convincere Donatella (mia moglie ndr) a riprendere la bussola in mano
5) Cercare di far conoscere questo sport a più gente possibile

A tutti gli orientisti che leggeranno il post un caro augurio di Buon Natele e Felice Anno Nuovo

sabato 3 dicembre 2011

Ultima gara a Carignano

That's all Folks!
Si chiude definitivamente il sipario sulla stagione sportiva 2011.
Un nuovo appuntamento (corredato di nuova cartina) si è affacciato sul clendario di orienteering piemontese: il centro storico di Carignano.
La gara si è svolta domenica 27 novembre e ha visto al via un buon numero di partecipanti (considerato il periodo dell'anno). Oltre ai soliti noti si sono presentati ai nastri di partenza atleti che non avevano mai provato questa disciplina prima d'ora passando una piacevolissima domenica mattina.
Si parte alle 10,30 con una fastidiosa nebbiolina che non lasciava filtrare i raggi solari.
La sequenza era libera e io personalmente faccio fatica a entrare subito in carta.
Il percorso si snodava per le vie della cittadina toccando anche alcuni parchi ed il complesso che ospita il municipio.
Un gran bel allenamento, non potendo essere si più per via del dolore alla caviglia (reduce dall'infortunio di Marcarolo), e una bella domenica passata in compagnia di compagni di squadra (Fabrizio, Elisabetta, Davide e Giacomo).
Da sottolineare c'è anche l'impegno del Cral Trasporti Torino (guidato da Martinetto) che riesce, oltre ad organizzare eventi, a creare nuove carte (elementi importanti per la diffusione dello sport)....bravi!!.
Credo che la gara di Carignano abbia tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso all'interno del calendario piemontese per l'impegno della società organizzatrice e per l'appoggio delle autorità comunali.

Per i cuneesi risultati alterni. Buona la prova in WA di Elisabetta che per la prima volta sale sul gradino più basso del podio. Positiva anche la gara di Giacomo che chiude la MA in quarta posizione aiutato anche dalla squalifica di Davide (che sarebbe stato terzo se non avesse commesso errori di punzonatura......ma questo errore servirà per le prossime volte).
Forse con la testa proiettata al Natale (o alle gare del 2012!) Andrea e Fabrizio (che però ha collaudato il nuovo Garmin.....aspetiamo con ansia il risultato finale) hanno però avuto modo di effettuare un'ottima seduta di allenamento.

Buone feste a tutti

Al prossimo anno

Ciobin 1975 

martedì 15 novembre 2011

Mov 2011

Le gare nei centri storici non sono e probabilmente non saranno mai le mie preferite.
Le sensazioni che si provano a correre in un bosco non sono minimamente paragonabili a quelle più comuni delle vie cittadine.
Detto ciò il Mov rimane, a mio modestissimo parere, la Gara con la G maiuscola. Sarà per l'unicità mondiale della citta dei Dogi, sarà per l'impareggiabile fascino della Serenissima, sarà per le 5.000 persone che affollano calli e campielli, ma le emozioni che mi trasmette questa gara sono difficilmente eguagliabili.
Quello che mi piace di più del Mov è la diversità. Gente proveniente da ogni parte del mondo (dagli Stati Uniti all'Australia) che parla idiomi differenti, ma che di fronte ad una mappa si trova a dover codificare un linguaggio composto da simboli universalmente riconosciuti. Triangoli, linee e cerchi che alla maggior parte delle persone fanno venire in mente problemi geometrici per i 5.000 del Mov rappresentano una se non la manifestazione orientistica più importante dell'anno.
Venezia vuol dire maschere e colori come le divise delle innumerevoli squadre presenti. Quest'anno ne ho viste di bellissime!
Attraversare Piazza San Marco correndo con una carta (non da turista) in mano mentre i Mori battono Mezzogiorno non ha prezzo.
Percorrere Riva degli Schiavoni dopo che hai corso per un'ora abbondante, incitato dai compagni di squadra e dalla gente comune, è la seconda cosa senza prezzo.
Venezia possiede la capacità di farti provare l'attesa per le gare importanti. Molti dei famosi 5.000 l'attendono per un anno intero per poi maledire il suo dedalo di vie. Altri amano semplicemente perdersi nel suo cuore labirintico fatto di piazzette, strette vie e ponti.
Per tutti tagliare il traguardo vuol dire aver partecipato a questo Must di Orienteering.
Qualcuno tornerà a casa contento del risultato ottenuto, altri avrebbero voluto fare meglio ma tutti hanno comunque dato il massimo.
Ora arriva per tutti il meritato riposo dopo una stagione lunga e faticosa.
Ma non preoccupatevi perchè tra un anno i 5.000 del Mov saranno di nuovo pronti  a darsi battaglia per la conquista del Leone di San Marco.

Ciobin1975

martedì 18 ottobre 2011

Capanne di Marcarolo, una giornata "storta"

Questa domenica è la provincia di Alessandria ad ospitarci (anche se siamo al confine con Genova e la gara è organizzata dagli amici liguri). Le temperature iniziano a scendere ed il riscaldamento pre gara riscuote un particolare successo. Parto alle 10,34 ed il sole sta iniziando a placare gli ardori del "Generale Inverno" che oramai è alle porte.
Le aspettative per il sottoscritto sono alte, viste le ultime prove confortanti, e con questo stato d'animo inforco la carta (MB) e seguo il sentiero che attraversa il bosco. Piego con cura la carta in modo da concentrarmi sulla prima parte della gara e noto che le prime quattro lanterne sono di corsa pura. I primi 2 punti vanno lisci come l'olio (e anche gli intertempi di fine gara lo confermano), poi la mia gara finisce tra il punto 2 e 3. Ho detto che erano punti da fare di corsa ma quando si corre bisognerebbe guardare dove si mettono i piedi (così diceva mia mamma quando ero piccolo). Correndo come un forsennato in un sentiero in discesa e guardando la carta non presto sufficiente attenzione al terreno e la caviglia destra inizia a gridare anche lei come una forsennata (ndr subito dopo anche il sottoscritto inizia a gridare). Rimango una ventina di secondi a terra e alcuni atleti si fermano sportivamente a prestare soccorso. Nulla di grave dico loro ma sono in dubbio se metter fine alle mie sofferenze o continuare corricchiando per "allenarmi" con la mappa (di gran fattura). Alla fine decido di terminare la gara andando contro la volontà della mia caviglia.
La gara inizia ad essere tecnicamente interessante dalla 5. Viste le precarie condizioni fisiche, decido di non tagliare per il bosco all'incrocio dei sentieri ma al bivio seguo il sentiero che va verso ovest fino ad incontrare  il fiume. Da qui basta seguir il corso del fiumiciattolo e si arriva alla lanterna. Col senno di poi la scelta di seguire il fiume non si è rivelata la migliore, data la non agevole possibilità di accedere al corso del rio da una sorta di diga. La 6 è semplice anche se bisogna risalire 6 curve di livello (mentre la caviglia continua a protestare). Per la 7 decido di utilizzare la strada asfaltata fino all'incrocio del sentiero. A questo punto prendo a sud il sentiero e all'incrocio del fiume al posto di andare verso est prendo verso ovest.....errore da vero dilettante allo sbaraglio. Riprendo coraggio con la 8 e la 9. La 10 è facile ma sbaglio il punto di attacco vado "lungo" e mi ritrovo alla 4, torno indietro lungo il sentiero trovo il masso taglio a sud e trovo la lanterna. Altro grave errore alla 11, simile all'errore della 7. La 12 non è semplice in quanto bisogna attraversare il fiume da una sponda abbastanza ripida ma una volta fatto la lanterna è ben visibile. Infine la volata finale e il meritato traguardo.
Bel posto, bella gara, buona come al solito l'organizzazione tempo perfetto. Peccato per l'infortunio che ha condizionato la gara.
Ora rimane il gran finale di stagione a Venezia che io definisco la "Gara".

Ciobin'75 


lunedì 10 ottobre 2011

Certosa di Pesio

72 iscritti.
Per una gara piemontese rappresentano un buon numero di partecipanti. Atleti piemontesi e liguri si sono sfidati lungo i boschi che fanno da cortorno alla Certosa di Chiusa Pesio.
Ma la nota più positiva dell'evento di ieri è rappresentato dalla folta presenza di bambini delle scuole cuneesi. Saranno loro il futuro di questo sport ed è bello vederli sorridenti al traguardo.
Ma veniamo alla gara. Sotto la regia di Giacomo Bruno, Andrea Bruno, Michele Caraglio e Cesare Spacca ha avuto luogo la quinta prova del campionato piemontese di Orienteering.
Cartina sicuramente non facile con alta concentrazione di bosco e massi.
Dopo aver corso il giorno prima la bi-sprint di Piossasco decidevo di non correre la MA ma di "accontentarmi" della MB. Percorso di corsa pura fino ai primi 4 punti che faccio senza incombere in nessun errore. Facile anche la 5 anche se piazzata in un punto molto scosceso che causerà non pochi problemi alla punzonatura. Dalla 7 alla 10 entriamo nella fase più tecnica. Infatti i punti sono inseriti in una zona molto fitta di sassi in mezzo al bosco (anche se la percorribilità dello stesso è decisamente buona). Riesco a farle abbastanza bene anche se con qualche sbavatura, che mi fa perdere qualche minutino. Le ultime 3 lanterne sono semplici e sono lo sprint verso il traguardo, posto all'entrata della Certosa (visitabile e da visitare).
Chiudo la gara in seconda posizione, (primo posto per Menardi) davanti ad Aste e Abrate. Scendo per la prima volta sotto il muro dei 9 minuti/Kmsf che per la maggioranza di voi lettori sarà banale ma per il sottoscritto è un gran bel traguardo.
Domenica si chiude la stagione a Marcarolo poi gran finale al Mov.



Ciobin'75

sabato 8 ottobre 2011

II Edizione della Orivino - Incisa Scapaccino (At)

Gran bella gara quella di Incisa Scapaccino svoltasi domenica 2 ottobre. Il tempo decisamente bello ha fatto da cornice ad una gara di Orienteering decisamente piacevole. Piacevole per lo scenario delle vigne presenti e dei frutteti. Dalla cima delle colline si godeva un gran bel panorama sul Monferrato.
In questo scenario una cinquantina di atlei si sono cimentati in una gara di fine stagione (anche se il clima sembrava quello di giugno).
Personalmente la carta mi è piaciuta parecchio. Non avevo mai corso tra i filari delle uve del Barbera e devo dire che è stato decisamente divertente. Difficile fare azimut, se non volevi trovarti ad altezza giugulare i fil di ferro dei vitigni, abbiamo dovuto quindi seguire qualche strategia alternativa per individuare le sempre ricercatissime lanterne.
Si partiva con una prima tratta cittadina per poi spostarci nel cuore della gara tra boschi e vigneti alla ricerca di casolari, oggetti agricoli capanni intervallati da alcuni attraversamenti bosco. Nel finale la gara ritornava in paese con arrivo presso la chiesa.
Buona anche la partecipazione Oricuneo. Si trattava infatti della gara sociale anno 2011 che ha visto la partecipazione di ben 7 atleti (gara vinta da Davide Vigliocco......io sono riuscito a strappare un dignitosissimo secondo posto....ma bravi tutti).

Gran bel posto e l'anno venturo se ci dovesse essere la terza edizione mi vedrà sicuramente tra gli iscritti.

Ciobin 1975



sabato 1 ottobre 2011

Trofeo delle Regioni

Esordio assoluto per il sottoscritto al Trofeo delle Regioni.
Arruolato nella compagine piemontese e varcato il confine con la Liguria mi preparo a vivere una 2 giorni di Orienteering.
Bello lo spirito del Trofeo dove si dimenticano le rivalità societarie per "fare squadra" e per cercare di portare una regione come il Piemonte (dove l'orienteering stenta a decollare) a piazzarsi subito alle spalle delle 4 Big.
Dopo aver preso possesso della camera dell'Hotel (dominato come presenza dalla compagine dell'Alto Adige) mi accingo a partecipare alla staffetta in categoria Mak (con distanza un po' lunga per i miei gusti). Tre due uno via, mass start, gran confusione all'inizio e poi il gruppo che gradualmente si sgrana per i terreni di Cugnu du Rizzo. Carta molto gialla con dei tratti boschivi che permetteva una buona corribilità. Non commetto gravissimi errori la corsa mi assiste abbastanza e do il cambio al mio socio (Claudio Blotto dell'Orientamondo) con un buon tempo (sempre rapportato ai miei standard). Sempre divertente l'esperienza della staffetta che riesce a creare quello spirito di team fondamentale per un trofeo come questo. Chiudiamo al dodicesimo posto ad anni luce dalla coppia del veneto ma loro sono di un altro pianeta.
Sono soddisfatto della gara e con questa consapevolezza in testa e un piatto di trofie al pesto in pancia aspetto con ansia la gara individuale del giorno dopo.
Monte della Cavalla. Domenica mattina. Gran finale del Trofeo delle Regioni.
Mappa decisamente più complicata rispetto a quella del giorno precedente. Non voglio commentare le singole lanterne in quanto non voglio tediare il lettore. Sbaglio poco corro abbastanza bene ed esco dal bosco a punzonare la 100 con ancora la voglia di fare un bell'allungo. Buon tempo (sempre per i miei standard). Gran soddisfazione.....il Piemonte arriva quinto.....missione compiuta.
Bel posto la Val Trebbia, buona l'organizzazione degli amici liguri e tempo clemente (ha iniziato a diluviare mentre eravamo all'asciutto a mangiare polenta ai funghi). Tutti gli ingredienti per un bel fine settimana all'insegna del nostro sport preferito.

Ciobin'75      

domenica 18 settembre 2011

Campionati Italiani Long - Predazzo - Bellamonte

Quest'anno sono state le Pale di San Martino a fare da cornice ai Campionati Italiani Long. E che cornice.
Più di 900 atleti provenienti da tutta Italia si sono sfidati nei boschi di Bellamonte. Un bel successo per il movimento orientistico italiano.
Gran carta che alternava la presenza di sentieri, boschi. terreni aperti, seggiovie e un fiumiciattolo che scorreva in una gola nei pressi dell'arrivo.
Considerate le mie ultime gare non proprio brillantissime ed il livello della gara e degli avversari decido di partecipare ad una più mite MC. L'obiettivo è quello di fare una gara dignitosa.
Dopo una mezzoretta di passeggiata per raggiungere la partenza e dopo aver fatto il Warm Up sono pronto a prendere il via ai miei primi Campionati Italiani. Si vede e si sente nell'aria che non è una gara come le altre, la tensione sale e alle 12 e 19 arriva la mia ora. Prendo la carta in mano e, a parte due o tre punti, mi sembra una gara fattibile anche se con alcune difficoltà a livello tecnico. Insomma fortunatamente non è la solita MC dove le lanterne si trovano sui sentieri, ma assomiglia per le difficoltà più a una MB corta.
La gara scorre decisamente liscia per i primi 2/3 di gara. Riesco a correre bene nonostante faccia un gran caldo per essere in montagna, trovo subito le lanterne del mio percorso. A metà gara si forma un mini treno da tre atleti che arriverà insieme al traguardo, e per la prima volta in "carriera" faccio da locomotiva....una piccola soddisfazione qualche volta.
Trovo difficile la parte finale della carta. Per 4 lanterne dobbiamo attraversare 4 volte il fiume ed entare 4 volte nella gola. Vi assicuro che, pur amando le discese e pur avendo le scarpe chiodate, ho rischiato almeno due volte di farmi discretamente male. Il treno perde tempo alla 11 e alla 12 ( alla 12 eravamo in 6 a cercarla). Una volta trovate la gara è finita si attraversano i campi da sci e si giunge al traguardo.
Alla fine riesco a strappare un dignitoso sesto posto a 23 minuti dal primo e 18 dal podio.
Sono decisamente soddisfatto della mia gara, sono sempre rimasto in carta e, a parte l'errore alle ultime lanterne, questi saranno dei campionati da ricordare.
Ho visitato e scoperto un gran bel posto che sicuramente rivisiterò al di là dell'orienteering.

Dalle Pale di San Martino è tutto, al prossimo blog.

Ciobin 1975     

martedì 6 settembre 2011

Orienteering a Pra Catinat - II Prova Trofeo Piemonte -


Posto splendido tempo disastroso. Queste 4 parole sintetizzano la gara di ieri svoltasi a Pra Catinat.
Eravamo ancora sulla statale che collega Pinerolo a Fenestrelle ed un diluvio quasi universale sferzava l'ascesa verso il ritrovo (1500 metri slm). Più guardavo fuori e più mi veniva voglia di rimanere dentro, ma ad un certo punto sento una vocina dentro la mia testa che mi dice "non ci pensare neanche a mollare esci fuori, bagnati e inizia a correre!". E così è stato. A questo punto inizia la parte fortunata della giornata: con le prime partenze smette di piovere, anche se la nebbia avvolge tutta la montagna e la vista sulla val Chisone è definitivamente perduta (non si può avere tutto dalla vita).
Cartina molto bella con tratti decisamente in salita, sentieri ben visibili, terreni aperti e bosco corribile.
Bella cornice di pubblico, con quasi un centinaio di atleti che si son dati battaglia in luogo che nel 1747  è stato lo scenario di una famoso scontro tra l'esercito piemontese e quello francese.
Non brillantissima la mia gara che mi vede iniziare subito con un vistoso errore sulla semplice lanterna 1 (si vede che la mia mente era ancora avvolta dalle nebbie); al posto di prendere il tratto di sentiero che scende verso ovest proseguo verso nord accorgendomi dell'errore dopo 2 minuti.
Capisco subito che sarà una giornata dura ma mi riscatto sulla 2 dove incontro il buon Fabrizio A. che sarà per alcuni tratti di gara il mio compagno di viaggio. Punzioniamo insieme e ci dirigiamo verso la 3 che prendiamo troppo a ovest trovandoci bassi tra i massi. Risalgo ben presto la cresta della collina e trovare la lanterna è un gioco da ragazzi (altro tempo prezioso perso su una lanterna relativamente facile).
Mi precipito verso la 4. Per i miei gusti questa non è una lanterna semplice in quanto trovo difficoltoso individuare un punto di attacco preciso. Decido di farla camminando ma cercando di prestare attenzione alla carta e al bosco che mi circonda. Vedo la lanterna, ero sulla retta via, peccato non aver corso.
Poi la 5 e gara da buttare. Riguardando a mente fredda la carta questa non doveva essere una lanterna particolarmente complicata ma qualcosa è andato storto (forse il sottoscritto....dubito la carta piuttosto che la mia bussola). Probabilmente nel lasciare in sentierone a centro mappa mi son tenuto troppo a nord vagando per il bosco. Nel mio vagare incontro per la seconda (e non ultima) volta Fabrizio A. Credo che anche lui abbia commesso il mio errore, ma unendo le forze riusciamo a riposizionarci, aiutandoci con la lanterna 1, e a trovare, faticando non poco, la benedetta 5.
La 6 la faccio benino così come la 7, qualche intoppo alla 8 poi ricomincia a piovere, la stanchezza si fa sentire ma ormai la gara è finita.
Termino con un tempo di 1h 20 minuti. L'obiettivo era rimanere sotto l'ora ma visto il grossolano errore alla 5 e troppe sbavature su altri punti mi devo accontentare.....peccato.
The e biscotti sono un meritato premio, tenendo anche conto che fuori piove di nuovo a dirotto.
Buona giornata per la compagine dell'Oricuneo che riesce a piazzare Vigliocco sul gradino più basso del podio in MB e Giacomo Bruno secondo in M60
Pranzo a Fenestrelle e visita al Forte (che consiglio vivamente) completano una bella giornata di sport.

Ciobin 1975

lunedì 29 agosto 2011

WOC 2011 La Feclaz....io c'ero....a soffrire

Difficile sintetizzare in poche righe le sensazioni provate in questi due giorni di gara, ma ecco quello che mi ha colpito di più:

·         Colori: i colori delle bandiere dei paesi partecipanti, i colori delle divise delle migliaia di atleti che si sono trovati  gareggiare nei bellissimi boschi della Savoia, il colore chiaro degli occhi e dei capelli dei nordici e quello scuro di noi mediterranei. Senza dimenticare le bellissime tonalità di verde dei campi e delle foreste, il blu limpido del cielo e del lago.
·         Allegria: questo è stato il mio esordio in una manifestazioni di questo tipo. Mi ha colpito lo spirito di grande festa che ha accompagnato le giornate di gara. Dalla musica nell’arena alla cordialità della gente passando attraverso la voglia di divertirsi dei partecipanti. Questo è l’elemento che mi colpisce di questo sport, che merita un palcoscenico ben diverso da quello attuale.
·         Organizzazione: impeccabile. I cugini d’oltralpe sono riusciti e mettere in piedi una macchina organizzativa pressochè perfetta. Gestire 5.000 persone non è semplice, in particolar modo quando almeno 4000 di queste scorrazzano allegramente per le foreste a cercare lanterne. Spettacolare anche l’arena con il maxischermo che permetteva a chiunque di seguire in diretta gli sforzi degli Elite che si giocavano i mondiali.
·         Location: bella scelta. Spettacolare il panorama che si poteva godere dal promontorio che dominava Aix le Bains ed il suo lago. La montagna incontrava l’acqua lasciando all’uomo uno spicchio di terra chiamato città.
·         Fatica: tanta. Sia fisica che psicologica. Carte complicate almeno per i miei gusti e quando impieghi quasi 30 minuti a trovare la prima lanterna oltre a perdere le gambe perdi anche la testa. A parte questo correre su mappe complicate non fa altro che creare esperienza che si spera servi in futuro.
L’Oricuneo ha partecipato attivamente alla manifestazione con ben 5 componenti (anche se 2 di questi sono ancora sotto le mentite spoglie della veneziana Galileo). Alcuni non avevano mai avuto la fortuna di far parte di una manifestazione di questo genere, rimanendo positivamente colpiti. Reputo una bellissima esperienza correre con centinaia di altri atleti in un bosco, anche se immagino che non tutti gli orientisti possano essere d’accordo con questa mia affermazione.  Ognuno ha partecipato all’interno della propria categoria, portandosi a casa chi il risultato, chi l’esperienza di aver corso su carte molto impegnative, chi qualche punto di sutura, ma tutti un sano e vero divertimento avendo partecipato all’Evento dell’Anno 2011 (anche se il fascino di correre tra le calli ed i campielli veneziani rimane ancora difficile da superare).     
Ciobin 1975

domenica 3 luglio 2011

Piani di Praglia

Splende il sole all'orizzonte e con questo buon auspicio la carovana oricuneese si dirige verso i Piani di Praglia, in quella parte dell'appennino incastonata tra la Liguria ed il Piemonte. La carovana è al completo, infatti, oltre al sottoscritto, comprende Ely, Fabry, Davide ed ovviamente il "mister" Cesare.
Bello l'impatto visivo dato dalle montagne appenniniche.
Si parte puntualmente alle ore 11 ed il mio turno scocca al minuto 08:00. Non sono abituato a correre in carte così "gialle" e capisco subito che oggi sarà una giornataccia. Con questo stato d'animo mi accingo ad affronatre la 1. Nel tratto incrocio Ely, impegnata nella categoria Eso (sarà poi terza), col sorriso sulle labbra visto che ha già punzonato 2 lanterne mentre io sono ancora a bocca asciutta. La 1 si trova alle falde di un albero inserito in una zona che alterna un po' di bianco ed un po' di verde. Come solito mi diletto a girovagare nell'intorno del punto, ma poi, in compagnia di un altro concorrente, trovo la lanterna che appena mi vede sembra dirmi "Iniziamo bene!":
Ferito nell'orgoglio voglio rifarmi subito alla 2 e qui la mia gara virtualmente termina. Dovevo semplicemente andare a ovest (sono dotato pure di bussola), ma alla fine mi ritrovo sulla cima di una collina e mi rendo subito conto di essermi spinto troppo a sud. Fortunatamente riesco a ricollocarmi velocemente in mappa, seguo il sentierone e poi buttandomi ad est trovo la lanterna che commenta "Di bene in meglio!".
Queste 2 sberle hanno però il potere di svegliarmi dal mio torpore dandomi la carica di portare a casa la 3 e la 4 senza troppi problemi. La 5, che all'apparenza non avrebbe dovuto essere particolarmente difficoltoso, mi complica la vita. Faccio infatti fatica a riconoscere il fiume, ormai secco, corretto ed inizio a vagare in mezzo al terreno aperto tra le due canalette. Il tutto mi fa perdere 3-4 minuti, poi vedendo altri concorrenti che puntano in direzione lanterna decido di seguirli (guadagnando qualche anno di purgatorio). E' faccio bene, la 5 è alle spalle. Per la 6 salgo sullo stradone, incrocio qualche turista che mi guarda con aria interrogativa (cosa può fare un uomo la domenica mattina a Praglia armato di mappa e bussola?), passo davanti al ristorante, supero il terreno aperto di fianco, mi butto nel bosco, trovo la collinetta ed ai piedi la 6 che mi dice "Bene, bene".
Mi sputisco con me stesso della facilità con cui trovo la 7 ma il bello, o meglio il brutto deve ancora venire. La 8 sarà l'ultimo sforzo della giornata, mi rendo conto che è difficile per i miei gusti....ed infatti la sbaglio. Posiziono la bussola verso Ovest, ma qualche cosa va storto e mi trovo in cima ad una collina. Da lì vedo in lontananza il ristorante di prima e per non sbagliare mi fiondo giù, torno sullo stardone in asfalto, tengo la mia destra al bivio, trovo la seconda canaletta dopo il muro di terra e la seguo come un segugio seguirebbe una lepre. Dopo una bell'arrampicata la lanterna mi compare davanti (ridendo a crepapelle) cristallina come una goccia d'acquaproprio alla confluenza delle due canalette. La corsa è finita, mi precipito a valle correndo a più non posso, riattraverso le due strade asfaltate e punzono la 100 sprintando all'arrivo.  (solo per la foto di rito).
3.600 metri e 105 metri di dislivello in 1 ora e 17 minuti. Troppi errori commessi ma va bene così....tutta esperienza in più. Bilancio non troppo soddisfacente con il solo podio di Ely in Eso ma una bella domenica passata in un luogo da non dimenticare.
Dimenticavo......gran mangiata finale dal Sig. Pino.

domenica 19 giugno 2011

Allenamento in collina Morenica

La giornata perfetta. Dopo settimane di pioggia il sole ci ha degnato della sua presenza.
Con questa premessa questa mattina mi sono avviato ,accompagnato da Fabry ed Ely, verso le dolci salite della collina morenica per fare un po' di allenamento con carta e bussola in mano.
A parte un po' di acqua sui sentieri lo spettacolo offerto dalla natura in quel di Villarbasse è stato notevole: natura assolutamente verdeggiante e un cielo limpido sora di noi.
Infine la fatica dell'Orienteering. Muniti di carta di allenamento abbiamo corricchiato lungo i sentieri della collina morenica. Non avevamo ovviamnete delle vere e proprie lanterne ma, memore dell'allenamento che avevo fatto con Davide e Cesare la settimana scorsa, non ho fatto altro che riproporre lo stesso percorso a Fabry ed Ely.
Non abbiamo curato molto l'aspetto atletico (abbiamo seguito il ritmo del più lento) ma si è voluto cercare di prestare attenzione ai dettagli che la carta offriva (e di cose generalmente una carta ne dice parecchie). Siamo partiti da zero curando i dettagli anche banali ma che spesso in gara non si prendono in considerazione (per troppa foga e voglia di fare "il tempo")...insomma abbiamo studiato la carta.
I punti sono stati trovati tutti senza difficoltà a parte una "lanterna invisibile" posta dentro una buca, punto che avevo trovato difficoltoso individuare anche io nel primo allenamento.
Vedremo se le fatiche di oggi daranno qualche buon risultato il 3 luglio a Praglia sopra Genova.

Ciobin 1975