sabato 29 settembre 2012

Trofeo delle Regioni 2012 - Long..... very long.... pure troppo

A Pralongià credo di avere raggiunto il livello più basso della mia breve carriera orientistica. Da qui si può solamente risalire. Gare complicate ce ne sono state molte (da La Feclaz al Vercor in Francia) ma per andare fuori mappa e non rendersi conto di esserlo per almeno 30 minuti, in una carta sinceramente non complicata, bisogna essere dei bei besughi. Ma andiamo con ordine altrimenti i miei 2 affezionati ori-lettori potrebbero perdersi. Reduce dalla debacle della staffetta l'umore era comunque alto per una banale considerazione statistica....non sbaglierò mica due gare di fila......il destino mi attendeva impietoso dietro l'angolo. Lasciamo l'accogliente Corvare per dirigerci (insieme a Fabrizio ed Elisabetta) alla partenza della seggiovia a San Cassiano che ci porterà ai 2000 metri di Pralongià. Bellissimo lo scenario con le montagne dolomitiche a fare da cornice ad una manifestazione davvero ben organizzata (complimenti!!). Giunti all'arrivo posiamo le nostre borse e ci avviamo con passo lento (per non disperdere le flebili energie) alla partenza (40 minuti). Arrivo in partenza con un riguardevole anticipo rispetto al mio minuto e quindi posso assaporarmi da sdraiato ancora l'incantevole panorama offerto dalla Val Badia. Dopo un po' di riscaldamento mi appropinquo alla zona partenza...tre due uno bip. Prendo la carta la voglia di fare una bella gara anche, la mappa mi piace o quantomeno non mi sembra delle più complesse....non posso fallire. Errore già al primo punto poichè scendo troppo rispetto alla lanterna e quindi devo prendermi i primi metri di dislivello malus. Errore alla semplice lanterna 1, iniziamo bene. La due la trovo quasi subito ma anche su questa lanterna, posizionata all'incrocio di due canalette, commetto una sbavatura. Alla 3 la gara finisce e anche la mia autostima. Non mi era mai capitato di fare un fuorimappa e devo dire che la sensazione non è delle più piacevoli. A mente fredda, e dopo quindici giorni che penso all'errore fatto, mi chiedo come sia possibile non tanto andare fuori mappa ma non rendersi conto di averlo fatto. Teoricamente per raggiungere la 3 avrei dovuto semplicemente andare verso est attraversare una zona boschiva risalire un prato e una volta arrivato sul sentiero di costa la lanterna mi si sarebbe presentata su di una collinetta, chiara come un'oasi in mezzo al deserto. Credo che l'errore sia stato causato da un errato utilizzo della bussola...credevo di andare ad est invece stavo andando verso sud. Non sono deluso per l'errore di "navigazione" ma perchè non mi sono reso conto di dov'ero. Non puoi pensare di fare orienteering se non sai nemmeno dove sei. Inizio a salire una collina tutta piena di alberi che diventano sempre più fitti e la pendenza della collina inizia ad essere proibitiva tanto che per continuare la salita a volte mi aggrappo ai rami delle piante. Finalmente dopo aver salito non so quante curve di livello arrivo ad un sentiero che domina la cresta....ma non è la mia cresta. Ancora indomito scendo nella nuova vallata alla ricerca della numero 3 (che oramai è diventato il mio Sacro Gral). Oramai non vedo altri orientisti da almeno 25 - 30 minuti ma sono sicuramente gli altri che stanno sbagliando ci mancherebbe ancora. Scendo per altri 3 minuti lungo il sentiero quando un campanellino nella mia testolina vuota mi dice "Scusa Andrea, non potresti considerare l'idea che forse hai sbagliato strada?" "Sbagliato strada? impossibile per chi mi prendi per il primo orientista della domenica" risponde la mia mente ormai annebbiata da una sorta di delirio di onnipotenza. Poi come per magia mi fermo guardo la mappa e penso "Sei proprio un bel pirla". Con la coda tra le zampe torno mestamente sui miei passi scollino di nuovo, scendo lungo la collina in discesa piena di alberi rischiando di farmi male in almeno due occasioni e poi vedo un concorrente all'orizzonte....sono sulla retta via, allungo quindi il passo e dopo 2 minuti ne vedo un'ltro ed un'altro ancora.....spettacolo. A parte gli scherzi in questo sport l'orientamento è tutto la corsa viene decisamente dopo, l'orientamento è la parte divertente del nostro sport se no saremmo tutti podisti. Leggete la carta gente, leggete la carta. Il resto della gara è stato solo un calvario e lo risprmio sia a voi che a me. Leggete la carta gente!!! Oriciobin

domenica 23 settembre 2012

Trofeo delle Regioni 2012 - Alta Badia - Staffetta - La disfatta (Parte I)

Che dire... Corvara - Alta Badia - Trentino Alto Adige - il paradiso dell'orienteering. Cornice perfetta per una manifestazione che quest'anno ha attratto 800 atleti povenienti da tutto lo stivale. Non esagero definendo Corvara forse il più bel luogo, che ho visitato nella mia breve carriera orientistica, per praticare il nostro amato sport. Il panorama che si poteva ammirare dalla linea di partenza della staffetta del Trofeo delle regioni era a dir poco stupendo. Giornata bellissima con un cielo cristallino che esaltava le vette dolomitiche.....ancor prima di partire avevo già vinto. Per la prima volta porto tutta la famiglia (figlio compreso) ad una due giorni e dopo 6,30 ore di viaggio l'ospitale Corvara ci abbraccia calorosamente. Prendiamo possesso il venerdì del residence (molto bello e curato) e iniziamo a respirare l'aria del Trofeo che il giornio successivo vedrà sfidare le regioni italiane. Quest'anno corro da apolide (o meglio aregiolide) in quanto le società piemontesi hanno deciso di non presentare una squadra, in segno di protesta contro il commissariamento del Piemonte da prte della Fiso. Io da buon sabaudo non demordo e quest'anno al posto di difendere i colori biancorossi della bandiera piemontesi difendero quelli dell'Oricuneo (sempre biancorossi tanto per non creare confusioni cromatiche). Devo dire che quest'anno sento particolarmente la staffetta del sabato perchè quest'anno il mio compagno di squadra è un'Oricuneese. Sarà infatti Fabrizio (che ho iniziato ai segreti di questo sport) a prendere il testimone per la seconda ed ultima frazione. Il sabato la tensione viaggia ai massimi livelli soprattutto quando scopro che mia moglie decide di andare a fare la spesa portando con se si card e bussola. Sono ad un passo dalla disperazione quando magicamente questi amuleti orientistici si materializzano davanti a me portati da Elisabetta (altra impavida atleta oricuneese) nonchè mia salvatrice per questa giornata. Con uno scatto degno di Speedy Gonzalez, prendo posizione sulla griglia di partenza per la mass start, situata su un lungo prato che sarà poi l'accesso alla parte cittadina del percorso. Vedo il retro della mia mappa con il numero 1217 segnato sopra. Le partenze delle staffette mi son sempre piaciute. Sarà per l'euforia, sarà per il count down, sarà perchè puoi vedere i tuoi avversari e magari star loro davanti per i primi 12 secondi di gara. Mappa in formato A3 "Corvara" sei mia. Tre, due, uno via....una mandria di orientisti metterà a ferro e fuoco la tranquilla città ladina per le prossime due ore. Mentre cerco di non cadere e di non causare una caduta di massa piego diligentemente la mia cartina e noto subito che la gara presenta una divertente alternanza tra parti di città e di bosco. Ho trovato veramente molto divertente questa soluzione e faccio quindi i complimenti al tracciatore. Primo errore, non grave ma sempre errore, sulla 1 che mi fa perdere il contatto dal gruppo dei primi (ma i miei 12 secondi di gloria li avevo già incamerati). Punto semplice, ma per non correre rischi di trovare la strada chiusa scelgo di non tagliare dentro le vie cittadine ma di prendere una comoda tangenziale. Trovato il punto mi addentro verso la zona di prato dove mi attendono le lanterne 2 e 3 che attacco senza problemi recuperando forse alcune posizioni. Inizia poi la parte in bosco che costeggia la zona nord della mappa. Anche in questo caso non trovo difficoltà nel trovare la 4 e la 5 in quanto molto vicine a sentieri. Secondo errore della giornata sulla 6. Non oso "andare di costa" e decido di scendere lungo il sentiero che mi aveva portato alla 4 e di risalire verso la 6.....strategia decisamente conservativa....pure troppo. Non mi perdo d'animo e mi fiondo giù per il prato in discesa a cercare la 7 che rimane lungo una staccionata. Vedo, nsieme ad alcuni compagni di viaggio, la sinuosa lanterna la ringrazio e continuo la mia gara verso la 8 situata sotto l'arcata di un ponte. Anche questa non presenta difficoltà e dopo averla punzonata non resisto alla tentazione di non utilizzare il ponte ma di bagnarmi allegramente i piedi "guadando" il fiume (cosa che rifarei.....troppo divertente!!). Tra la 8 e la 9 mi aspetta il tratto più lungo e faticoso della gara vuoi per la lunghezza vuoi perchè questa volta si sale. Rimango leggermente basso ma poi, vedendo alcuni cacciatori di lanterne che si dirigono verso la 9, decido di unirmi alla compagnia trovando la signorina lanterna che mi incoraggia a cercare la 10 praticamente attaccata. Per la 11 bisogna salire qualche curva di livello ma non presenta difficoltà tecniche particolari. Anzi è vicina ad un casolare dotato di fontana (che utilizzo per bere avidamente). Poi tutto in discesa fino al punto spettacolo. Le ultime tre lanterne sono solamente un corollario all'entrata della zona cambio dove mi aspetta Fabrizio per la seconda frazione. Punzono il finish dò un bel 5 al compare che parte per la sua gara. Stremato mi ricompongo mi metto in fila per lo scarico della si card e qui si consuma il dramma sportivo. Non il classico PM ma mi sovviene di non aver, preso dalla fretta di entrare sui blocchi di partenza, fatto il Check & Clear..............NOOOOOOO e adesso chi lo dice a Fabrizio che sta correndo a vuoto.....SORRY e alla prossima disfatta (la long del Giorno dopo). To be continued Oriciobin 1975