lunedì 19 agosto 2013

WMOC Torino 2013 Un'esperienza da volontario Parte 1

Da molto tempo ero attanagliato da una scelta molto complicata da fare: i Wmoc li corro o do una mano ad organizzarli? Credetemi non è stato per nulla semplice decidere per una soluzione piuttosto che per l'altra. Poi mi son detto "correre posso correre in qualsiasi momento ma essere parte integrante dei Master a casa mia quando mi capiterà di nuovo? (credo mai!!)" E quindi ho scelto la strada più tortuosa, quella più faticosa, quella meno gratificante ma alla fine sono contentissimo dell'esperienza portata a casa. E' difficile sintetizzare le emozioni provate in questi 10 giorni. Avevo già fatto il volontario in altre discipline sportive "non mie" (scherma e atletica leggera) ed era stato decisamente divertente. Ma farlo per lo sport che pratichi è stato qualcosa di veramente speciale. Quasi 3000 atleti, 250 volontari una marea di gente giunta veramente da ogni parte del globo e che parlava qualsiasi lingua. il momento più difficile l'ho vissuto subito al primo giorno: la consegna delle buste al Palazzetto dello sport di Sestriere. Per una garetta regionale o rionale si risolve a tarallucci e vino ai Wmoc alle ore 10 del 2 agosto si è scatenato l'inferno. Un'orda di orientisti erano bramosi di ricevere la propria busta dotata di pettorale e di gadgets. Io destinato alla sezione delle lingue latine (dove generalmente si faceva più casino) ho avuto qualche attimo di sconforto e dentro di me pensavo "non ne usciamo vivi" e invece lo spirito di intraprendenza tipico italiano ha avuto il sopravvento e dopo aver domato prima qualche francese poi qualche spagnolo, abbiamo inferto un duro colpo alla compagine brasiliana e finalmente, dopo un ora di delirio totale siamo riusciti a smaltire l'ondata di coda e siam tornati a riveder le stelle. Giorno 2. Vengo destinato a gestire il Model event della sprint a Bardonecchia. Molti atleti avevano già le carte e quindi almeno la metà del lavoro era fatto. Si inizia a fare gruppo con gli altri volontari. Giorno 3. Pragelato Qualificazioni Sprint. Qui son c...i. Credevo di starmene tranquillamente all'arena degli arrivi e invece no. Servono due volontari "tecnici" (che vuol dire che sappiano almeno cosa sia una gara di orientamento) per l'attraversamento della statale trafficatissima....essendo che si correva di sabato. Da un punto di vista teorico pareva molto semplice il concorrente arrivava punzonava una lanterna ed a quel punto il tempo era congelato in quanto il concorrente aveva un minuto di tempo da utilizzare per attraversare la strada ed andare a punzonare la lanterna che si trovava dall'altro lato della strada (tempo più che sufficiente anzi quasi abbondante). Un orientista dotato di un minimo di cervello avrebbe punzonato la lanterna si sarebbe riposato per benino, avrebbe studiato le lanterne successive, avrebbe cercato di non farsi investire e poi sarebbe ripartito per punzonare la lanterna al di la della strada. Invece su 3.000 partecipanti credo che solo un centinaio abbiano agito in tal modo. I concorrenti erano stati informati del sistema di attraversamento sul comunicato gara e il concetto veniva ribadito anche in partenza. Io ed il collega Massimo Ghirardi eravamo tranquilli che non ci sarebbero state incomprensioni. Poi si è abbattuta su di noi l'ira di Dio. Molti non lo sapevano perché non parlavano inglese (soprattutto i russi), molti probabilmente se lo erano dimenticati, molti erano in pura trans agonistica e quindi ci siamo trovati a dover cercare di non far attraversare orde di 15/20 di atleti per volta che pian piano ci spingevano verso la strada dove passavano allegramente le auto. Ho ancora in mente la rasetta che mi ha fatto un Suv e va già bene che son qui a raccontarlo allegramente. Fortunatamente siamo stati aiutati dalla polizia municipale che regolava il traffico in funzione della coda che si veniva a creare sulla lanterna. Finita la gara ero sfatto ma contento di aver svolto senza intoppi il mio compito. Tornati in zona arena ci siamo fiondati a riempirci la pancia alla mensa. Pranzo più che meritato. Il pomeriggio non prestavo servizio per dividere il mio tempo tra i master e la moglie/figlio (decisamente junior) e quindi mi sono perso tutta la fase di consegna carte nuove ed intonse della gara mattutina....il che vuol dire passarsi altre 3000 persone bramose di prendere la propria mappa nuova. To be Continued.......