venerdì 30 novembre 2012

Il 2012 Orientistico...the best and the worst

Il 2012 è stato sicuramente un anno decisamente importante della mia vita. Sono infatti diventato papà di un bellissimo bimbo di nome Emanuele. Tutta la mia vita sta girando attorno a questo frugoletto e l'orienteering di conseguenza. Il 2012 è stato un'anno contraddistinto dalla partecipazione ad un minor numero di gare e meno trasferte (soprattutto al di fuori dei confini nazionali). Siamo giunti a dicembre ed è quindi ora di chiudere il bilancio 2012....vediamolo insieme. 15 gare in totale di cui: 1)Mtbo 9)CO 5)Centri storici In proporzione ho corso poco in bosco ma il prossimo anno vedremo di rifarci. Ed ora i podi THE BEST Bronzo - Staffetta Trofeo delle Regioni Corvara. Gran bel posto. Paesaggio fantastico, giornata splendida tempo accettabile (sempre per i miei standard da patata lessa)....peccato non aver fatto in partenza check & clear.....ma in fondo è un dettaglio. Argento - Campionati italiani sprint Madonna di Campiglio. Che dire. Primi campionati italiani in assoluto per me. Città decisamente gradevole gran compagnia, bellissima gara con bei percorsi, mai banali....adoro le sprint non si era capito? Oro - Coppa Italia Lago dei Caprioli. La ciliegina sulla torta per una trasferta fatta con la squadra in un posto incantevole (accoppiata Madonna di Campiglio e Lago dei Caprioli). Gran mangiate e tre giorni di relax puro in Spa dopo le gare. Questa si che è vita. THE WORST Bronzo Ultima tappa Trofeo Lombardia Brallo. Premesso che al Brallo ho trovato uno tra i boschi più belli in cui abbia mai corso, non posso che metterlo tra i worst per via dell'infortunio alla caviglia procuratomi dopo aver già punzonato la 100...la prossima volta Andrea vedi di non staccare il cervello se non dopo il finish. Argento Verta CO Correncon Grenoble. Gara decisamente lunga a luglio, con un caldo opprimente e troppo complicata per il sottoscritto. 3 ore e 18 minuti in un bosco bellissimo ma a dir poco infernale (ricordava molto da vicino quello della Feclaz), e ringrazio ancora adesso il mio compagno di squadra Fabrizio per avermi tirato fuori da quel labirinto. Non posso descrivere la sensazione provata mentre, a fine gara, mi sparavo nel gargarozzo una birra ghiacciata. Oro Trofeo delle Regioni long - Piz Sorega Avrebbe dovuto essere la gara dell'anno perchè il paradiso degli orientisti è lì. Ho fatto un fuori mappa clamoroso....vergogna. Devo tornarci il prossimo anno per pulire l'onta. Ed ora godiamoci il meritato riposo, facciamo riposare la caviglia ancora malconcia (dopo un mese dal Brallo) e poi penseremo al 2013 (anno dei WMOC in casa sulle nostre Montagne Olimpiche). Buone Feste a tutti Ciobin 1975

giovedì 15 novembre 2012

Mov 2012 Il Leone dalle Ali Bagnate

Per gli orientisti di mezzo mondo il tradizionale Mov veneziano rappresenta una delle gare di orientamento più suggestive che possano esistere. La scorsa settimana è andata in onda un'edizione alquanto particolare. Giove Pluvio e Nettuno hanno messo lo zampino ed è stata l'acqua alta la protagonista principale di quest'anno. Un metro e mezzo contro il metro e venti previsto dal sito del comune. Qui a mio avviso la fonte del problema. L'organizzazione vista l'impossibilità di far partire la gara alle 9 sposta alle 10,30 il primo start sperando di trovare una situazione acqua più tollerabile. Io arrivo al Palazzetto alle 10,20....la situazione è drammatica. Albergavo in zona stazione e quindi per raggiungere l'Arsenale ho dovuto attraversare tutta la città e mediamente l'acqua arrivava al polpaccio (con zone dove il livello dell'acqua si spingeva fino al ginocchio)....gli unici posti asciutti erano i ponti. Avvicinandomi al palazzetto, immancabile ritrovo degli orientisti del Mov, circolano voci che la partenza sarà "punching starting" ad orario libero. Nel percorrere gli ultimi 500 metri vedo orientisti che si recano in partenza sfidando sia Giove che Nettuno. Nel Palzzetto c'è il caos. Mi viene confermato che l'orario di partenza è libero con ultima partenza alle 13,30. Mi chiedo come faranno a gestire 4000 persone in questo modo visto che alle 11-11,30 la maggioranza (tra cui il sottoscritto) è ancora a chiedersi "Cosa facciamo?" "Ma tu a che ora vorresti partire?". Intanto la marea pian pianino sta ritirandosi e la massa degli orientisti si sta preparando a mettere il musetto fuori per andare in partenza. Nel Palazzetto iniziano ad annunciare di affrettarsi a recarsi in partenza visto l'alto numero di partecipanti che devono ancora gareggiare (eccoli quà i miei polli). Sono circa le 12,45 e mi avvio a prender posto in coda per cercare di partecipare al mio terzo Mov. A questo punto la gelata:la gara è sospesa per motivi di ordine pubblico!!! Ebbene si avete proprio letto bene....motivi di ordine pubblico. Siamo abituati a pensare ad altri eventi sospesi per queste problematiche (forse il tanto vituperato calcio??). Penso a cosa possa essere successo di tanto grave da far intervenire i vigili, i carabinieri, il battaglione San Marco!! A mente fredda la risposta è semplice. Il Mov normalmente si porta dietro una scia di polemiche montate da tursti e veneziani che a torto o a ragione non gradiscono essere "disturbati" da un'orda di sciamannati alla ricerca di cubotti di tela colorati di bianco e di arancio. Figuriamoci con l'acqua alta come sarà il livello di polemiche quest'anno. In più sembrerebbe che si siano verificati fenomeni di spinte, cadute provocate da qualche atleta al mal capitato turista o veneziano (cose che succedono ogni anno ma l'acqua alta di questa edizione non ha di certo aiutato ad essere concilianti). Qui noi atleti dovremmo fare un passo indietro. E' vero che quando sei in gara corri per vincere e se ti presenta davanti un passante fai poco per evitarlo, ma ricordiamoci che qualsiasi sport (ed il nostro in particolare visto che in molti lo definiscono eco-sostenibile) è basato sul rispetto. Rispetto delle regole, dell'avversario, dell'ambiente che ci circonda (e le persone ne sono parte integrante), rispetto delle città che ci ospitano. Non credo che da questo punto di vista il movimento orientistico italiano abbia fatto una bella figura. Poi, sia ben chiaro, non giustifico, anzi condanno fermamente, le ombrellate inferte da veneziani e turisti. Ci vuole rispetto da entrambe le parti ma iniziamo noi! Che dire dell'organizzazione. Premesso che stimo ed apprezzo il lavoro fatto da tutti quelli che hanno contribuito affinchè, nel corso degli anni, questa gara diventasse quello che è, credo che siano state prese decisioni discutibili. A parer mio si doveva aspettare qualche ora (le 12.30) e far partire tutti da quel momento, per cause di forza maggiore. Si è optato per una via di mezzo caotica che ha fatto correre una parte degli iscritti e che soprattutto ha fatto arrabbiare un sacco di gente; dagli orientisti che non sono riusciti a partire (in partenza c'è stata una semi rivolta al momento dell'annuncio della sospensione gara), ai soliti turisti e venziani, al Comune che sollecitato dalle proteste ha di fatto chiuso la gara tramite l'intervento dei vigili....un figurone. E poi la pubblicità negativa creata dall'evento è stata significativa (un mio collega che non sa neanche cosa sia l'orientamento mi chiede se sono stato preso ad ombrellate durante la gara). Col senno di poi siamo tutti bravi ma a parer mio quest'anno l'orientamento ha fatto un passo indietro. Al prossimo Mov P.S. Mi rendo conto che il mio post sia poco pro orientista ma credo che quando le cose vadano non troppo bene bisogna parlarne per migliorarle in futuro. Aspetto commenti anche feroci Al prossimo blog

mercoledì 14 novembre 2012

Promozionale Entracque - Nel Regno del Lupo Italiano

Finalmente si ritorna in Piemonte e finalmente riusciamo a battezzare la carta di Entracque. Quando nasce una nuova carta (realizzata da Rem Maps di Remo Madella) è sempre un evento piacevole ed è un segnale che c'è voglia di far bene all'interno della nostra società. Terza gara dell'anno organizzata dall'Oricuneo che si conferma società particolarmente attenta nel far correre i piemontesi. Una quarantina di partecipanti ma la cosa più importante da sottolineare è l'altissima percentuale di ragazzi e bambini provenienti dalle scuole della provincia granda. Chissà se in futuro qualcuno di questi giovani atleti vorrà aggregarsi alle allegre scorribande orientistiche di noi più attempati...speriamo. Iniziamo con la cronaca di una giornata che in molti davano brutta atmosfericamente parlando ma che invece si è dimostrata decisamente positiva sotto questo punto di vista. Il sole inizia a vincere la resistenza di alcune timide nubi nella parte centrale della mattinata regalando ai presenti una splendida temperatura. Siamo ad Entracque, nel cuore del Parco delle Alpi Marittime che insieme al parco Mercantour in territorio francese rappresenta un esempio di come si possa collaborare e scambiarsi esperienze differenti in tematiche ambientali. Ci troviamo nel regno del lupo. Infatti da diversi anni si è tentato, con successo, la reintroduzione di questo animale, che a volte evoca paure ancestrali ma che volenti o nolenti fa parte dell'ecosistema delle nostre montagne. Il lupo rappresenta l'anima più selvaggia del nostro fedele amico, il cane, rappresenta uno dei nemici storici dell'uomo. Non dobbiamo temerlo ma semplicemente provare a conoscerlo di più. Il ritrovo era situato nel centro "Uomini e Lupi" gestito dal Parco delle Alpi Marittime. Consiglio la visita del centro vuoi per le bellissime foto vuoi per la visita al parco. Essendo la gara societaria cerco di dare il mio contributo e mi piazzo in partenza per dar manforto a Giacomo. Non è sempre facile gestire le partenze per l'alto numero di bambini che si approcciavano per la prima volta a questo sport. Dopo aver vegliato sull'ultima partenza preparo i miei scarpini...tre due uno parto anche io. Carta molto gialla con un 20% circa di città (Entracque ovviamente) un po' di bianco e pochissimo verde. Sembrerebbe una gara veloce ma questo si rivelerà vero solo in parte. Prima parte di gara relativamente semplice tra muretti di pietra e di terra. Bello il paesaggio montano offerto dalla valle di Entracque (Val Gesso) con la sua imponente diga a monte. Dopo le prime lanterne ci si addentra per la cittadina per poi riuscire e tornare a cercare le lanterne nei prati (carta decisamente molto gialla). Finale di gara apparentemente semplice ma reso difficoltoso dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti che hanno appesantito il terreno di gara. Negli ultimi punti di controllo si affondava nel fango rendendo non gradevolissimo il finale di gara (anche se gli orientisti veri sono abituati a ben altro!). Gara decisamente divertente, con un buon contorno di partecipanti (molte scuole). Speriamo il prossimo anno di poter organizzare una gara regionale facendo così conoscere la carta e la cittadina oltre ai piemontesi anche ad atleti liguri e lombardi. Oriciobin 75

sabato 29 settembre 2012

Trofeo delle Regioni 2012 - Long..... very long.... pure troppo

A Pralongià credo di avere raggiunto il livello più basso della mia breve carriera orientistica. Da qui si può solamente risalire. Gare complicate ce ne sono state molte (da La Feclaz al Vercor in Francia) ma per andare fuori mappa e non rendersi conto di esserlo per almeno 30 minuti, in una carta sinceramente non complicata, bisogna essere dei bei besughi. Ma andiamo con ordine altrimenti i miei 2 affezionati ori-lettori potrebbero perdersi. Reduce dalla debacle della staffetta l'umore era comunque alto per una banale considerazione statistica....non sbaglierò mica due gare di fila......il destino mi attendeva impietoso dietro l'angolo. Lasciamo l'accogliente Corvare per dirigerci (insieme a Fabrizio ed Elisabetta) alla partenza della seggiovia a San Cassiano che ci porterà ai 2000 metri di Pralongià. Bellissimo lo scenario con le montagne dolomitiche a fare da cornice ad una manifestazione davvero ben organizzata (complimenti!!). Giunti all'arrivo posiamo le nostre borse e ci avviamo con passo lento (per non disperdere le flebili energie) alla partenza (40 minuti). Arrivo in partenza con un riguardevole anticipo rispetto al mio minuto e quindi posso assaporarmi da sdraiato ancora l'incantevole panorama offerto dalla Val Badia. Dopo un po' di riscaldamento mi appropinquo alla zona partenza...tre due uno bip. Prendo la carta la voglia di fare una bella gara anche, la mappa mi piace o quantomeno non mi sembra delle più complesse....non posso fallire. Errore già al primo punto poichè scendo troppo rispetto alla lanterna e quindi devo prendermi i primi metri di dislivello malus. Errore alla semplice lanterna 1, iniziamo bene. La due la trovo quasi subito ma anche su questa lanterna, posizionata all'incrocio di due canalette, commetto una sbavatura. Alla 3 la gara finisce e anche la mia autostima. Non mi era mai capitato di fare un fuorimappa e devo dire che la sensazione non è delle più piacevoli. A mente fredda, e dopo quindici giorni che penso all'errore fatto, mi chiedo come sia possibile non tanto andare fuori mappa ma non rendersi conto di averlo fatto. Teoricamente per raggiungere la 3 avrei dovuto semplicemente andare verso est attraversare una zona boschiva risalire un prato e una volta arrivato sul sentiero di costa la lanterna mi si sarebbe presentata su di una collinetta, chiara come un'oasi in mezzo al deserto. Credo che l'errore sia stato causato da un errato utilizzo della bussola...credevo di andare ad est invece stavo andando verso sud. Non sono deluso per l'errore di "navigazione" ma perchè non mi sono reso conto di dov'ero. Non puoi pensare di fare orienteering se non sai nemmeno dove sei. Inizio a salire una collina tutta piena di alberi che diventano sempre più fitti e la pendenza della collina inizia ad essere proibitiva tanto che per continuare la salita a volte mi aggrappo ai rami delle piante. Finalmente dopo aver salito non so quante curve di livello arrivo ad un sentiero che domina la cresta....ma non è la mia cresta. Ancora indomito scendo nella nuova vallata alla ricerca della numero 3 (che oramai è diventato il mio Sacro Gral). Oramai non vedo altri orientisti da almeno 25 - 30 minuti ma sono sicuramente gli altri che stanno sbagliando ci mancherebbe ancora. Scendo per altri 3 minuti lungo il sentiero quando un campanellino nella mia testolina vuota mi dice "Scusa Andrea, non potresti considerare l'idea che forse hai sbagliato strada?" "Sbagliato strada? impossibile per chi mi prendi per il primo orientista della domenica" risponde la mia mente ormai annebbiata da una sorta di delirio di onnipotenza. Poi come per magia mi fermo guardo la mappa e penso "Sei proprio un bel pirla". Con la coda tra le zampe torno mestamente sui miei passi scollino di nuovo, scendo lungo la collina in discesa piena di alberi rischiando di farmi male in almeno due occasioni e poi vedo un concorrente all'orizzonte....sono sulla retta via, allungo quindi il passo e dopo 2 minuti ne vedo un'ltro ed un'altro ancora.....spettacolo. A parte gli scherzi in questo sport l'orientamento è tutto la corsa viene decisamente dopo, l'orientamento è la parte divertente del nostro sport se no saremmo tutti podisti. Leggete la carta gente, leggete la carta. Il resto della gara è stato solo un calvario e lo risprmio sia a voi che a me. Leggete la carta gente!!! Oriciobin

domenica 23 settembre 2012

Trofeo delle Regioni 2012 - Alta Badia - Staffetta - La disfatta (Parte I)

Che dire... Corvara - Alta Badia - Trentino Alto Adige - il paradiso dell'orienteering. Cornice perfetta per una manifestazione che quest'anno ha attratto 800 atleti povenienti da tutto lo stivale. Non esagero definendo Corvara forse il più bel luogo, che ho visitato nella mia breve carriera orientistica, per praticare il nostro amato sport. Il panorama che si poteva ammirare dalla linea di partenza della staffetta del Trofeo delle regioni era a dir poco stupendo. Giornata bellissima con un cielo cristallino che esaltava le vette dolomitiche.....ancor prima di partire avevo già vinto. Per la prima volta porto tutta la famiglia (figlio compreso) ad una due giorni e dopo 6,30 ore di viaggio l'ospitale Corvara ci abbraccia calorosamente. Prendiamo possesso il venerdì del residence (molto bello e curato) e iniziamo a respirare l'aria del Trofeo che il giornio successivo vedrà sfidare le regioni italiane. Quest'anno corro da apolide (o meglio aregiolide) in quanto le società piemontesi hanno deciso di non presentare una squadra, in segno di protesta contro il commissariamento del Piemonte da prte della Fiso. Io da buon sabaudo non demordo e quest'anno al posto di difendere i colori biancorossi della bandiera piemontesi difendero quelli dell'Oricuneo (sempre biancorossi tanto per non creare confusioni cromatiche). Devo dire che quest'anno sento particolarmente la staffetta del sabato perchè quest'anno il mio compagno di squadra è un'Oricuneese. Sarà infatti Fabrizio (che ho iniziato ai segreti di questo sport) a prendere il testimone per la seconda ed ultima frazione. Il sabato la tensione viaggia ai massimi livelli soprattutto quando scopro che mia moglie decide di andare a fare la spesa portando con se si card e bussola. Sono ad un passo dalla disperazione quando magicamente questi amuleti orientistici si materializzano davanti a me portati da Elisabetta (altra impavida atleta oricuneese) nonchè mia salvatrice per questa giornata. Con uno scatto degno di Speedy Gonzalez, prendo posizione sulla griglia di partenza per la mass start, situata su un lungo prato che sarà poi l'accesso alla parte cittadina del percorso. Vedo il retro della mia mappa con il numero 1217 segnato sopra. Le partenze delle staffette mi son sempre piaciute. Sarà per l'euforia, sarà per il count down, sarà perchè puoi vedere i tuoi avversari e magari star loro davanti per i primi 12 secondi di gara. Mappa in formato A3 "Corvara" sei mia. Tre, due, uno via....una mandria di orientisti metterà a ferro e fuoco la tranquilla città ladina per le prossime due ore. Mentre cerco di non cadere e di non causare una caduta di massa piego diligentemente la mia cartina e noto subito che la gara presenta una divertente alternanza tra parti di città e di bosco. Ho trovato veramente molto divertente questa soluzione e faccio quindi i complimenti al tracciatore. Primo errore, non grave ma sempre errore, sulla 1 che mi fa perdere il contatto dal gruppo dei primi (ma i miei 12 secondi di gloria li avevo già incamerati). Punto semplice, ma per non correre rischi di trovare la strada chiusa scelgo di non tagliare dentro le vie cittadine ma di prendere una comoda tangenziale. Trovato il punto mi addentro verso la zona di prato dove mi attendono le lanterne 2 e 3 che attacco senza problemi recuperando forse alcune posizioni. Inizia poi la parte in bosco che costeggia la zona nord della mappa. Anche in questo caso non trovo difficoltà nel trovare la 4 e la 5 in quanto molto vicine a sentieri. Secondo errore della giornata sulla 6. Non oso "andare di costa" e decido di scendere lungo il sentiero che mi aveva portato alla 4 e di risalire verso la 6.....strategia decisamente conservativa....pure troppo. Non mi perdo d'animo e mi fiondo giù per il prato in discesa a cercare la 7 che rimane lungo una staccionata. Vedo, nsieme ad alcuni compagni di viaggio, la sinuosa lanterna la ringrazio e continuo la mia gara verso la 8 situata sotto l'arcata di un ponte. Anche questa non presenta difficoltà e dopo averla punzonata non resisto alla tentazione di non utilizzare il ponte ma di bagnarmi allegramente i piedi "guadando" il fiume (cosa che rifarei.....troppo divertente!!). Tra la 8 e la 9 mi aspetta il tratto più lungo e faticoso della gara vuoi per la lunghezza vuoi perchè questa volta si sale. Rimango leggermente basso ma poi, vedendo alcuni cacciatori di lanterne che si dirigono verso la 9, decido di unirmi alla compagnia trovando la signorina lanterna che mi incoraggia a cercare la 10 praticamente attaccata. Per la 11 bisogna salire qualche curva di livello ma non presenta difficoltà tecniche particolari. Anzi è vicina ad un casolare dotato di fontana (che utilizzo per bere avidamente). Poi tutto in discesa fino al punto spettacolo. Le ultime tre lanterne sono solamente un corollario all'entrata della zona cambio dove mi aspetta Fabrizio per la seconda frazione. Punzono il finish dò un bel 5 al compare che parte per la sua gara. Stremato mi ricompongo mi metto in fila per lo scarico della si card e qui si consuma il dramma sportivo. Non il classico PM ma mi sovviene di non aver, preso dalla fretta di entrare sui blocchi di partenza, fatto il Check & Clear..............NOOOOOOO e adesso chi lo dice a Fabrizio che sta correndo a vuoto.....SORRY e alla prossima disfatta (la long del Giorno dopo). To be continued Oriciobin 1975

mercoledì 20 giugno 2012

Lago dei caprioli - Coppa Italia Orienteering

Seconda tappa di questa due giorni trentina. Lasciamo la blasonata Madonna di Campiglio per spostarci nel cuore della Val di Sole dove il lago dei Caprioli sopra Pellizzano sarà il palcoscenico scelto per questa prova di coppa. Bello il lago dove si specchiano i pini che lo circondano. La giornata dal punto meteo non inizia nei migliori dei modi per poi riprendersi nella seconda parte della giornata dando lustro al paesaggio davvero bello. Oricuneo al gran completo questo giro (oltre al sottoscritto soino presenti Davide, Fabry, Ely, Dona e Cesare), con gran voglia di far bene...ed alla fine direi che possiamo definire la trasferta trentina positiva. Primo elemento positivo la lanterna spettacolo che dava inizio al giro d'onore intorno al lago, ideale per fare qualche foto e vedere i piazzamenti degli amici/concorrenti. Questa volta sono l'ultimo a partire e inizio la scalata verso la partenza mentre il resto della truppa sta terminando la gara. L'ascesa dura una trentina di minuti e si fatica parecchio a raggiungere lo starting point. Decido di fare la MB essendo una long ed alla fine non me ne pento. Pur essendo una MB i pun ti iniziali non sembrano per nulla semplici. Sono praticamente tutti in "mezzo al bosco" e questa volta è fondamentale non sbagliare il punto di attacco alla lanterna. Non commetto errori madornali ma sono molto prudente (non so ancora se per scelta o per stanchezza) e un po' il tempo ne risente, ma non importa l'importante in questa fase della mia "vita orientistica" è non sbagliare, o almeno il meno possibile. Esco dal bosco limitando i danni e si iniza la fase più scorrevole (in pratica le ultime 10 lanterne non presentano grosse difficoltà orientistiche) con ampie autostrade create dai concorrenti precedenti. Di questa gara ho un ricordo vivido nella mente: sto correndo sulla strada asfaltata che precede la lanterna spettacolo, sto faticando non poco (daltronde facciamo orienteering per questo giusto?) ma vedo i miei amici che mi incitano a continuare a correre....bellissimo. Rinvigorito da questa visione sahariana punzono la lanterna e ritrovo le forze per il giro d'onore intorno al lago. Purtroppo non sarà un giro d'onore perchè a tre lanterne dalla fine la testa va in pensione e quelle che avrebbero dovuto essere due lanterne semplici mi compromettono un risultato che sarebbe stato decisamente positivo. Risultato che rimane positivo lo stesso: segno una dei miei migliori tempi/sforzo (11,7 per molti di voi oriblogger lettori farà schifo, per me scendere sotto i 12 e potenzialmente sotto i 10 senza gli errori nella parte finale è un gran risultato), finisco la gara a metà classifica e soprattutto ho passato 2 giorni spettacolari (comodamente in Hotel con spa a gustare le specialità della zona) con mia moglie ed i miei amici orientisti. Unico rammarico aver lasciato il nostro cuccioletto a casa ma a breve ci sarà anche lui (magari già in Alta Badia). A presto orientisti Ciobin 1975

venerdì 8 giugno 2012

Madonna di Campiglio - Campionati Italiani Sprint Orienteering

Madonna di Campiglio, una delle tante perle che le Alpi del versante italiano hanno saputo creare e regalarci. A volte rimano stupito di quanta bellezza possa essere nascosta nelle nostre vallate alpine ed ancora mi stupisco di quanto mi stupiscono certi panorami. Mi stupisco per il fatto che, preferendo da sempre la montagna al mare (con somma ira di mia moglie), nel corso degli anni riesco ancora ad emozionarmi a vedere valli verdissime e montagne maestose e ruscelli che impetuosi cadono a valle. E poi che dire del sapore dell'aria montana tanto apprezzata da noi cittadini che siamo "costretti" a respirae quel che passa il convento. Queste emozioni ho provato nel guidare l'auto che mi conduceva verso la meta dei miei primi campionati Italiani sulla distanza Sprint. Esordio assoluto in una specialità decisamente particolare (che ho trovato molto divertente) che difficilmente si riesce a correre in molte altre occasioni. Data l'unicità dell'evento la carovana orientistica oricuneense decide di iscriversi in massa nella categoria MSenior sapendo già a priori di andare in contro ad una vera e propria mattanza sportiva....e ovviamente non poteva che essere così. Ma credo che per ciascuno di noi (oricuneesi poco esperti), indipendentemente dagli errori commessi, dagli allenamenti non fatti durante i mesi precedenti e dalle distrazioni che finiscono per compromettere una gara di orienteering, la gara di Madonna di Campiglio (e soprattutto quella del giorno successivo al lago dei Caprioli) possa rappresentare una sorta di punto di partenza. Oramai questa è la mia terza stagione. Durante la prima impiegavo ore a capire in che punto del bosco mi trovavo, l'anno scorso alternavo gare soddisfacenti (sempre per il mio misero livello sia ben inteso) ad altre disastrose oggi i miei tempi si stanno stabilizzando e noto che più passa il tempo più riesco a limare verso il basso il mio tempo/Km sforzo. Sembrerà banale ai lettori erranti di questo ori-blog ma ho più volte sostenuto che il primo da battere è sempre te stesso (a parte i compagni di squadra per vedere a chi tocca offrire da bere!!). Ebbene quando ci riesci puoi anche essere arrivato ultimo ma la soddisfazione è immensa. Credo che le due giornate di orienteering appena concluse abbiano offerto a me oricuneese (anche se torinese doc) poco esperto una buona iniezione di fiducia che sarà fondamentale per cercare di superare le difficoltà che sicuramente si presenteranno in futuro (perchè ricordiamoci sempre che questo sport è un po' bastardello ma proprio per questo ci piace tanto). Prima della partenza si cerca la concentrazione, mi ripeto che sarà una gara in città e quindi da correre, ripasso mentalmente i simboli che posso trovare in una gara cittadina (Venezia docet). -3 -2 -1 prendo la cartina e i primi 4 punti sono in bosco.....panico totale......devo resettare la memoria, non mi ricordo quasi più cosa vuol dire bianco verde 1 e così via. Ma non era una gara in una cittadina.....non vale!!!!. Dopo un momentaneo sconforto mi animo e cerco di sbrogliare la matassa orientistica. I primi 4 punti sono in bosco ma sono semplici. La difficoltà più grossa risiede nelle scarpe da running molto leggere che non si adattano ai tratti in bosco. Commetto qualche errore non riesco ad entrare subito in atmosfera gara ma poi quando inizia la parte in città le cose cambiano. La gara diventa più corribile bello il tracciato che riesco purtroppo ad apprezzare solo a gara finita (in gara non ho notato le scelte di percorso che potevano effettuarsi). Bella la scelta di piazzare una lanterna spettacolo sul ponte d'arrivo, iniziativa che rende la gara più interessante per chi la segue (scelta corretamente ripetuta anche la domenica al lago dei caprioli). Il mio tallone d'achille continua ad essere il fiato e le gambe per la scarsa possibilità di effettuare allenamenti nel corso dell'anno. Arrivo alla fine stremato senza grossi errori sulle lanterne e contento di aver fatto una buona gara per il mio livello. Fermo il cronometro a 38 minuti più o meno il doppio del tempo del vincitore....ma volete mettere l'emozione di correre con i numero 1 italiani di orienteering? Bella la cornice dell'arrivo sul lago di Madonna di Campiglio buona l'organizzazione (con gelato finale). I presagi per la gara del giorno successivo sono positivi...incrociamo le dita. To be continued Oriciobin 1975

lunedì 14 maggio 2012

Un monte poco Generoso..almeno per il sottoscritto

Domenica 13 maggio 2012. Partenza: Pino Torinese Destinazione: Monte Generoso - Mendrisio - CH Prima trasferta orientista in terra elvetica quella del 13 maggio. Si parte con il sole da Torino, sole che gradulamente ci abbandona mentre percorro, insieme a mia moglie e Cesare, la A4. Lasciata la A4 e presa la Genova - Gravellona Toce ormai il sole è un ricordo e nubi nere si stagliano all'orizzonte. Notizia positiva:non piove!. Varchiamo il confine svizzero e ci dirigiamo verso l'ascesa al Monte Generoso. Già mentre si saliva in auto ho potuto ammirare la bellezza del bosco (forse il più bello mai visto nella mia breve carriera orientista). Devo dire che c'era la voglia da parte mia di fare bene, volevo continuare la progressione migliorativa dei miei tempi in bosco e quello del Monte Generoso avrebbe permesso di farlo....se ad un certo punto non avessi deciso di spegnere il cervello. Ma andiamo con ordine. Partenza al minuto 55, tempo buono non piove non fa caldo, temperatura quasi ideale per correre....ci sono tutti gli ingredienti per fare bene. 5,4,3,2,1 bip partito, prendo la mia bella cartina corro verso la svedese piegando la mappa. Arrivo alla svedese, capisco anche dove sono (cosa non sempre così scontata ultimamente) prendo il sentiero che mi porta dritto verso la prima lanterna. La seconda lanterna mi fa visitare la stazioncina ferroviaria di Bellavista. Nessun problem anche per la lanterna numero 3 dove bastava seguire un sentiero e salire su una leggera collinetta. Per la 4 bussola a sud tutta di corsa si sbuca sulla cremagliera la si attraversa si entra in bosco e lei è li che ti sta solo aspettando. Poi il cervello entra in sciopero e la gara finisce se non dal punto di vista fisico da quello mentale si. La cinque infatti era forse la lanterna più facile della gara....bastava seguire un fiumiciattolo perchè lei era al lato del fiume.....ma se il fiume lo si segue dal verso sbagliato la lanterna non si troverà mai. In queste righe trovo alquanto difficoltoso spiegare il rammarico (per non usare parole differenti) provato quando mi sono reso conto dell'errore. Volevo quasi smettere la gara poi mi sono detto "trasforma almeno la gara in un allenamento...sei mica venuto in Svizzera per ritirarti). Cambio il senso di percorrenza del fiume e al posto di scendere salgo e dopo 12 minuti trovo la lanterna più semplice della gara. Per la 6 bisognava attraversare la strada, attarversare il parchetto giochi imboccare il sentiero e buttarsi dentro il bosco. Il cervello sebrava esserci di nuovo le gambe avevano ricominciato a funzionare e quindi per la 7 ho voluto provare una finezza. Al posto di continuare tranquillo sul mio sentierino aggirare la vallata e scendere giù lungo i prati (come avrebbe fatto qualsiasi persona di buon senso) ho deciso di tirarmi giù nel bosco per poi risalire il corso del fiume......secondo errore madornale e grande dispndio di energia. Trovo la lanterna dopo 14 minuti e mezzo e oramai sia la testa che le gambe non ci sono più. Contnuo comunque la gara anche se con il morale a terra. Dalla 8 alla 14, pur essendo un calvario, la gara è praticamente finita in quanto ci sono molte lanterne comuni a tante categorie. La ciliegina sulla torta è un PM alla 11 (ma ne avevo il sospetto). Insomma gran bel bosco (spero di tornarci prima o poi), gran bella gita (quasi tuttà l'Oricuneo era presente all'evento), mappa precisa, gran mangiata di polenta ai funghi a gara finita. E' mancato solo il risultato. Risultato che non si è lasciato sfuggire Fabrizio a 10 secondi dal podio in HB...peccato sarà per la prossima volta ma effettivamente 10 secondi sono proprio pochi (sarà un osso duro nella sfida interna oricuneese a Madonna di Campiglio). Prossima tappa orientistica Madonna di Campiglio per i campionati italiani sprint e per la coppa Itlia al lago dei Caprioli. A presto Svizzera tornerò.... uhh se tornerò Ciobin 1975

martedì 1 maggio 2012

Il Grifone contro il Leone Alato

Sono solo degli animali miologici. Sono solo dei simboli ma che hanno rappresentato due delle città più antiche, ricche e potenti d'Italia. La Superba contro la Serenissima, il tirreno contro l'adriatico....insomma Genova contro Venezia. I paragoni si possono fare anche da un punto di vista orientistico. Sebbene il Mov è sempre il Mov, sebbene Venezia con i suoi canali sia una città unica in tutto il mondo, il centro storico di Genova con i suoi caruggi sa regalare delle bellissime emozioni. Se devo essere sincero non sono mai stato un amante delle città marine, ma effettivamente domenica scorsa Genova mi ha lasciato una sua bella fotografia ed una gran bella gara all'insegna del divertimento. La zona dei caruggi è senza dubbio quella più caratteristica. Strade strette e contorte che scivolano verso il porto un via vai continuo di gente e palazzi che non ci fanno dimenticare l'opulenza di una città cresciuta sulle fiorenti rotte commerciali del medioevo. Città di mercanti e di banchieri si è trasformata in un vertice del triangolo industriale insieme a Milano e Torino. Domenica scorsa sotto la Lanterna ligure si è svolta una tappa del campionato italiano dei Centri Storici, in una degna cornice che il capoluogo ligure ha saputo regalare agli orientisti presenti. Bella la giornata dal punto di vista meteo con una piacevolissima temperatura, ingredienti essenziali per la buona riuscita dell'evento. Arriviamo, insieme a Cesare, nella centralissima Piazza De Ferrari di buon'ora, raggiungiamo gli altri oricuneesi presenti all'evento (Ely e Fabry) ed iniziamo quel minimo di riscaldamento stabilito dal contratto base degli orientisti. La partenza è singolare dato che l'organizzazione ha deciso di inserire la partenza in una fermata del metro...scelta decisamente inusuale ma apprezzata dal sottoscritto. La gara scorre via tranquilla. Scelgo di fare la MA dove la concorrenza è decisamente spietata e non sarebbe possibile fare risultato. Così la gara ligure diventa una buona occasione per fare un bell'allenamento su una discreta distanza. Non commetto errori di scelta di percorso ma c'è ancora veramente tanta strada da fare per cercare di essere più veloci. Me ne rendo conto quando la strada inizia a salire sulle colline genovesi....faccio fatica il fiato inizia a mancare e sono costretto a diminuire la velocità per non pagare dazio a fine gara. Riesco a dosare abbastanza bene le energie anche se le ultime 5 lanterne le corro in apnea in quanto al salita mi ha provato parecchio. Il risultato è accettabile lontano dai primi ma questa volta riesco a mettere qualcuno dietro in una gara nazionale. Devo dire bravi all'organizzazione che ha saputo tracciare una gran bella gara facendo apprezzare agli orientisti presenti una gran bella città. Da segnalare per i colori bianco rossi dell'Oricuneo il secondo posto di Cesare in categoria M55. Il Grifone ha lasciato il segno. Saprà fare lo stesso il Leone Alato a novembre? Ciobin

domenica 29 aprile 2012

Coppa Italia nel Bosco di Annibale

"Annibale Barca (Cartagine, 247 a.C. – Gebze, 182 a.C.) fu un condottiero e politico cartaginese, famoso per le sue vittorie durante la Seconda guerra punica. Marciando dalla Spagna, attraverso i Pirenei, la Provenza e le Alpi, scese in Italia, dove sconfisse le legioni romane in quattro battaglie principali – battaglia del Ticino (218 a.C.), battaglia della Trebbia (218 a.C.), battaglia del Lago Trasimeno (217 a.C.), battaglia di Canne (216 a.C.) – e in altri scontri minori. Dopo la battaglia di Canne i Romani rifiutarono lo scontro diretto e gradualmente riconquistarono i territori del sud Italia di cui avevano perso il controllo. La Seconda guerra punica terminò con l'attacco romano a Cartagine, che costrinse Annibale al ritorno in Africa nel 204 a.C. dove fu definitivamente sconfitto nella Battaglia di Zama, nel 202 a.C." Questo ori-post non poteva non iniziare con una piccola nota storica. La scorsa settimane tra i boschi della Val Trebbia si sono dati battaglia non cartaginesi contro romani bensì qualche centinaia di orientisti. I guerrieri moderni non utilizzano daghe e scudi bensì bussole e mappe. L'arrivo a Rovegno inizia il sabato sera, e dopo solamente due ore di viaggio da Torino, raggiungiamo il resto della comitiva oricuneese che ci ha gentilmente atteso fino a mezzanotte nella hall dell'albergo. Dopo quattro chiacchere e un po' di commenti sulla gara del sabato si decide di andare a recuperare un po' di forze in vista della II prova di Coppa Italia. E ne avremo bisogna di forze dato che si decide di partecipare in MA....non per velleità di classifica (figuriamoci) ma per avere un percorso più complicato per provare a fare un po' d'esperienza. Pronti partenza via, prendo la mia carta, corro verso la svedese, credo di sapere dove mi trovo poi il panico sulla lanterna 1. E' la peggior cosa che ti possa capitare andare in crisi sulla lanterna 1 in quanto in morale ti va in cantina. La prima lanterna, a mente fredda non era neanche troppo difficile anzi, ma quest'anno in bosco mi manca quel qualcosa per iniziare a fare una gara decente (ovviamente per i miei gusti). Insomma giro come uno stupido per una decina di minuti per poi trovarla li in tutto il suo splendore. La due e la tre vanno via lisce, la quattro è semplice ma il terreno inizia a salire ( e sarà il tema della prima metà gara) e la stanchezza mentale si fa sentire, stanchezza mentale che ben presto si trasformerà in stanchezza fisica. Gli errori non si placano e anche la 5 (che sempre a mente fredda non è una lanterna complicata) mi mette in difficoltà. Era chiaro che la lanterna si trovava tra due colline con un "autostrada" che doveva solo essere percorsa ma chissa perchè in gara la cerco sul versante sbagliato di una delle due colline (chissà cosa capita nella mia mente durante una gara). La 6 è semplice basta seguire il corso di un fiumiciattolo in salita ma le gambe non ci sono più ( e la testa è andata via da un pezzo) e molti concorrenti mi passano calpestando senza pietà il mio morale. Inizia poi il tratto più tecnico della gara ma incredibilmente non commetto gli errori macroscopici della prima parte di gara (unica nota positiva della trasferta in Val Trebbia). Bene anche la tratta lunga dalla 16 alla 17 (seconda nota positiva della giornata dato che non ho mai amato le tratte lunghe) un po' meno l'ultimissima lanterna ma oramai sento la voce dello speacker. Punzono finalmente la 100 e mi fiondo con le ulime energie rimaste all'arrivo. Sono stremato e mi inginocchio per riprendere fiato. Scarico la si card, non faccio errori e già questa è una buona notizia ultimamente. Gara brutta in un bel bosco su una buona carta. Tutti gli oricuneesi faticano parecchio al loro esordio in MA tanto che girando la classifica conquisteremmo totalmente il podio. Non importa si sta facendo esperienza. Torneremo in questi luoghi il prossimo anno con la 5 giorni della Liguria perchè domani più che mai "Carthago delenda est".

martedì 17 aprile 2012

Promozionale a Pianfei

Ci sono dei luoghi, in giro per il mondo, che si identificano con un determinato sport. La Rod Laver Arena per il tennis, Twickenham per il rugby, la foresta di Arenberg per il ciclismo o St Andrews per il golf. Molto più modestamente, se dovessimo identificarne uno per l'orienteering della provincia di Cuneo questo sarebbe sicuramente Pianfei con il suo lago.
Sul palcoscenico della gara promozionale di domenica sono saliti 35 atleti, che hanno avuto l'ardore di sfidare condizioni meteo non proprio incoraggianti (anche se alla fine Giove Pluvio ha deciso di graziare la tribù orientista). La cosa più positiva sono stati i ragazzi provenienti dalle scuole medie e superiori, che hanno dato un'ottima dimostrazione di apprezzare lo sport. Sarà cura dei "grandi", a questo punto, cercare di trasformarli in frequentatori assidui (cosa per nulla semplice). 35 persone potrebbe sembrare un numero esiguo ma, a parer mio, considerate le condizioni meteo ed il freddo, sono un buon numero per una promozionale in Piemonte.
Venendo alla gara si poteva scegliere tra un percorso lungo, uno corto ed una categoria open (oltre alla classica Eso, scuole medie e superiori).
Io opto, insieme agli amici dell'Oricuneo, di partecipare alla categoria lungo anche per cercare di fare un allenamento in vista della gara di Coppa Italia di domenica prossima in Liguria.
Non riesco ad entrare subito in carta e faccio fatica a capire come muovermi per arrivare alla prima lanterna. Questa sindrome da orientista disorientato dura per le prime tre lanterne poi pian pianino le cose migliorano. Devo dire che quella di domenica è stata la prima gara in bosco e quindi pago subito pegno. Meglio la parte centrale della gara dove non commetto grossi errori ma mi rendo conto durante la gara di essere lento e gli errori della prima parte di gara pesano come dei macigni. Alla fine si fa sentire la stanchezza non sono sempre lucido e commetto un grave errore nella scelta del percorso alla penultima lanterna dove decido di scendere negli inferi di una scarpata per provare le sensazioni di risalire tra rovi e spine e di scivolare sul terreno bagnato......avrei potuto banalmente prendere un sentiero e fare un po' di strada in più.
Male il tempo finale guastato anche da un PM.
Anche gli altri oricuneesi non riescono a brillare nella gara di casa rimandando ad un altra gara l'appuntamento con una buona prestazione.
Unica eccezione Donatella che riesce a strappare la vittoria nella categoria Open portando a casa un'apprezzata bottiglia di vino.
Purtroppo domenica non si poteva chiedere di più nel santuario dell'orienteering cuneese.

Ciobin 1975

domenica 25 marzo 2012

Lanterna.......Bollente (II Prova TNCS Acqui Terme)

Che gran bella giornata di Orienteering questa volta!.
Devo dire che ero molto dubbioso prima di partire per quel di Acqui. In primis per le condizioni meteo che davano sole ma con nubi (del tipo non chiedetemi di fare una previsione perchè non saprei) e poi perchè in generale non amo particolarmente le gare in centro storico (se a fine giornata non porto a casa un po' di fango e qualche graffio procurato tra i rovi non mi sento soddisfatto).
Invece......ho trovato una splendida cittadina pronta ad accogliere un plotone di cento orientisti che si sono dati appuntamento per la seconda prova nazionale dei centri storici, ed il sole splendeva nel cielo dandoci la sua benedizione.
Tutto esaurito sulla corazzata Oricuneo che nella città termale schiera ben 6 rappresentanti (in pratica tutta l'anima torinese), 7 se volessimo considerare anche Andrea Bruno (cuneese a tutti gli effetti ma tesserato per il Cus Bologna).
Decido, insieme a Davide e Fabrizio, di partecipare alla MA...speriamo in bene. La gara, per i miei gusti non è delle più corte, e prima della partenza mi impongo di cercare di dosare bene le energie....promessa da marinaio. La carta mi piace perchè alterna tratti in città con tratti in parchi cittadini e campi. Commetto qualche sbavatura ma tutto sommato non mi posso lamentare per la lettura della carta. Poi a 3/4 di gara inizio a sentire che la benzina si sta esaurendo ( e con quello che costa al giorno d'oggi è un problema), non sono più lucido e gli ultimi 5 punti sono un calvario. Anche le scelte di percorso più banali mi appaiono complicate. La lanterna numero 100 con il rettilineo finale che porta alla Bollente mi appare come un'oasi in mezzo al deserto e mi fiondo al traguardo più per la voglia di bermi un bel bicchiere d'acqua che per fermare il cronometro. Alla fine chiudo la gara in 52 minuti (5900 metri e 70 alt.). Considerando che il primo ha impiegato una ventina di minuti in meno dovrei archiviare la gara nel voluminoso dossier dei fallimenti. E invece torno a casa soddisfatto perchè riesco a stabilire il mio personal best (che bel parolone) in una gara in centro storico.....il primo da battere è sempre te stesso. Buona, a mio giudizio, la prova degli altri oricuneesi con Fabrizio che eguaglia il mio tempo, Davide che ferma le lancette a 42 minuti, Elisabetta che non riesce a bissare il podio di Monza ma che accumula gara dopo gara esperienza e maggior sicurezza. Cesare macchia la prova con un PM , mentre questa volta sul podio ci sale Donatella...medaglia d'argento (e bottiglia di Barbera DOCG).
Grazie agli amici dell'Arco di Carta per l'ottima organizzazione dell'evento, per gli orientisti che hanno incrociato le si card nella città termale e al mio piccolo cucciolo Emanuele che è riuscito a stare in santa pace durante il lauto pranzo post gara.

Ciobin 1975

mercoledì 21 marzo 2012

Giornata no a Montalto Dora

Sarà il tempo ancora bigio, sarà l'umore non particolarmente alto in questo periodo, sarà il fiato e le gambe che ancora non ci sono (e chissà quando arriveranno!), sarà che ero l'unico rappresentante della mia società, ma domenica a Montalto Dora ho provato la tristezza del ritiro per la prima volta durante una gara di Orienteering.
Peccato. Andare in bici mi piace molto, la zona di Ivrea con i suoi laghi e i suoi castelli valeva decisamente la pena del mini viaggio, ma domenica ero piantato come un lampione. La stanchezza (più mentale che fisica) si è manifestata in tutta la sua forza a metà gara e con gran rammarico ho gettato la spugna....volevo solo smettere. Brutta sensazione che spero non si presenti più. Capita spesso e volentieri di soffrire durante il nostro sport ma la nostra vocina interiore ci dice di andare avanti. La soddisfazione di finire è sempre più grande che la voglia di cedere. Purtroppo domenica quella voce non si è fatta sentire ed il rumore assordante della fatica mi ha fatto desistere. Giuro che in futuro farò in modo che questo non capiti più per poter continuare a dire "anche questa volta sono all'arrivo" perchè in fondo la nostra gara si vince tutte le volte che punzoniamo il Finish.

Ciobin1975

lunedì 12 marzo 2012

Caccia grossa al Parco di Monza (Trofeo Lombardia Orienteering)

11 marzo 2012...gara da circoletto rosso (come avrebbe sentenziato Rino Tommasi). Ebbene si, oggi l'Oricuneo festeggia il primo podio (il gradino più alto) di Elisabetta. La sorniona atleta infatti, all'esordio con la casacca bianca e rossa e all'esordio in WB (aveva sempre e solo partecipato in Eso), decide di graffiare lasciando un segno indelebile sulla classifica finale.


Il "delitto" si è consumato all'interno del Parco di Monza, che si è trasformato da residenza di caccia sabuada a terreno di caccia per 300 atleti impegnati alla ricerca delle lanterne della seconda prova del Trofeo Lombardia.
Si parte alle 7 da Torino e dopo un viaggio più che tranquillo arriviamo a destinazione...o quasi. Decidiamo, si fa per dire, di lasciare l'auto non proprio vicino alla partenza e quindi attraversiamo mezzo parco prima di arrivare al punto di ritrovo....riscaldamento già eseguito. L'Oricuneo si presenta all'appuntamento brianzolo quasi al completo lasciando a casa, oltre ai cuneesi, anche Davide impegnato in una gita di sci alpinismo (ma che già scalpita per il Trofeo delle Regioni di Mtbo il prossimo week end a Ivrea).
La giornata è spettacolare dal punto di vista meteo, il parco altrettanto e si presta decisamente bene ad ospitare una gara di questo tipo, la carta è molto precisa.....ci sono tutti gli elementi per una sana giornata di sport.
Da sottolineare anche il ritorno alle gare di Donatella dopo la pausa maternità. Parteciperà agli Eso strappando un incoraggiante quarto posto. La gara è tecnicamente abbastanza semplice (almeno per la mia categoria) ed è una gara dove la corsa la fa da padrona. La mia prova inizia al minuto 54 e fila liscia fino al tratto 8-9 (da più di un KM). Credo di aver avuto la visione della Monaca di Monza tanta era lo sforzo per cercare di coprire quella tratta. Annebbiato dalla fatic commetto un grave errore alla lanterna 10 che mi fa perdere tra i 3 e i 4 minuti. Tempo finale 45 minuti per 5200 metri e 0 dislivello (poteva andare meglio ma va bene così). Anche Cesare e Fabry compromettono le proprie gare con alcuni errori ma alla fine siamo tutti soddisfatti chi per il risultato ottenuto chi per aver fatto un buon allenamento in carta chi per aver passato una bella domenica. Il dopo gara è tutto per Elisabetta che si gongola con il suo cappello bianco da texano, premio per la gara di ieri. Oggi ha dato a tutti noi una bella batosta......with compliments

Ciobin1975

sabato 18 febbraio 2012

Stagione 2012

Siamo ancora sommersi dalla neve (almeno nella zona di Torino) e pensare di poter tornare a correre tra i verdi campi e lussureggianti boschi sembra essere una mera utopia. Ma essendo consci che la primavera prima o poi vincerà la sua battaglia contro l'inverno non mi resta che tornare a calzare le scarpette da ginnastica e tornare ai consueti allenamenti. E' sempre difficile, almeno per il sottoscritto, riiniziare ma la voglia di partecipare alla prima gara della stagione è tanta e cercare di evitare le consuete brutte figure ancora di più.
Quest'anno le gare piemontesi si contano veramente sulla punta di una mano e quindi per cercare gloria dovremo spostarci in Lombardia - Liguria e Trentino.
Dunque si partira il 4 marzo ad Alzate Brianza per la prima tappa del Trofeo Lombardia per poi inforcare la Mountain Bike e partecipare alla Coppa Italia (e Trofeo delle Regioni) il 17-18 marzo a Ivrea. Marzo lo termineremo con la gara Nazionale Centri Storici ad Acqui Terme.
Ad Aprile saremo noi dell'Oricuneo ad organizzare una regionale a Montefallonio (carta storica ma dove non ho mai corso!). Questa'anno per la prima volta vorrei supportare i colleghi a piazzare le lanterne, magari mettendo quelle più semplici.
Poi inizierà l'attività zingaresca e oltrepasseremo i confini del Piemonte per la tre giorni dell'Appennino Ligure, nel ponte del 25 aprile (una gara di coppa Italia, una valevole per il Trofeo Lombardia e una gara nazionale Centri Storici a Genova...gran bella carta...non come Venezia ma gran bella carta).
Maggio: Campionati italiani Middle a Cinte-Pieve Tesino in provincia di Trento. Qui sono in dubbio se continuare a incrociare le bussole con gli atleti della MB oppure se prepararmi a prendere una sonora batosta in M35....in ogni caso un week end lungo in Trentino sarà un successo.
Sempre a maggio inizierà la stagione internazionale con una garetta in Francia sul colle dell'Iserè.
La Francia sarà protagonista anche per il mese di Giugno con i Campionati Middle a Grenoble il 9 e 10 (peccato coincida con la 2 giorni di Brinzio).
Attualmente il mese di luglio è vuoto.....vedremo, sicuramente qualcosa si farà.
Agosto: continua la vocazione internazionale e la OOCup sarà un'occasione per fare un po' di orienteering e per visitare la Slovenia (bimbo permettendo!!).
A settembre sarà il turno del Trofeo delle Regioni in Val Badia (posto che credo sia decisamente bello) pronto a sostenere i vessilli della squadra piemontese.
Si ritorna in Piemonte a ottobre con la gara di Incisa SCapaccino, la "nostra Sprint" a Entracque e la consueta gara di Halloween.
Poi inutile dirlo...gran finale sotto il Leone della Serenissima.
Infine tireremo le somme della stagione 2012....ma prima iniziamo a godercela

Ciobin1975