venerdì 27 giugno 2014

La due Giorni della Val Chisone

A "due giorni" finita posso confessarvi che è stata effettivamente dura. Quest'anno abbiamo provato ad organizzare una due giorni al di fuori del territorio cuneese, e come location abbiamo deciso di iniziare a ridare lustro alle carte dei Wmoc 2013, rispolverando per la gara sprint del sabato la carta delle qualifiche di Pragelato. Partiamo proprio da Pragelato. Ci accoglie un gran bel sole (che sarà l'elemento distintivo di questa due giorni) e per la gara sprint non faccio parte dell'organizzazione e quindi posso infilarmi le scarpette da corsa e cimentarmi il percorso cittadino. Il tracciatore decide, per quel che riguarda il percorso della mia categoria, di mischiare tratti di città con tratti di bosco (che han visto protagonista Giorgio Di Centa nell'oro della 50 km a tecnica libera nel lontano 2006). Ne vien fuori una gara molto divertente e veloce che lascia gli atleti soddisfatti. Devo dire che anche io non credevo che la carta di Pragelato potesse essere così bella ed è stata una piacevolissima sorpresa. Ma il bello doveva ancora venire e la giornata successiva della domenica vedeva organizzata la Middle a Pra Catinat. Per quest'occasione mi son trasformato in posatore e quindi alle 7 del mattino sfidavo le brume e armato di bussola carta e lanterne mi aggiravo come un piccolo cinghiale nel bosco. E' la prima volta che mi capita di posare e devo dire che la sensazione è stata decisamente positiva. E' vero che manca l'adrenalina tipica della gara ma fare qualcosa affinché gli orientisti iscritti possano passare una piacevolissima domenica non ha davvero prezzo. Nel posare mi incrocio anche con qualche cerbiatto più stupito di vedermi di me e questo ha reso ancor più interessante la mia nuova avventura. Giornata metereologicamente splendida, e quando c'è il meteo dalla tua metà del lavoro è già portato a casa. Errori macroscopici non ne commetto e tutto fila liscio. A posa finita prendo la mia inseparabile Nikon e mi trasformo in una sorta di reporter di guerra (devo ancora fare il montaggio delle foto ma ci riuscirò). Bello vedere orientisti impegnati a risolvere i percorsi disegnati dai tracciatori e a cercare le lanterne posate. Bellissima esperienza veramente. Unico neo il poco pubblico. Solo una quarantina di persone scarse accorse dal Piemonte con l'aggiunta di due francesi ed un americano a Torino per lavoro. Rispetto alle nostre gare classiche del cuneese ci sono mancate le scolaresche....pazienza in futuro saremo più fortunati. Siamo una piccola realtà piemontese di orienteering e vogliamo crescere. Siamo convinti che la crescita passi anche dall'organizzare eventi più strutturati come una due giorni con tutte le problematiche che genera. Cercheremo di far tesoro degli errori commessi per farne sempre meno in futuro, di modo che sempre più orientisti possano dire "guarda l'Oricuneo organizza questa gara....perché non andarci?" Oriciobin 1975

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