martedì 18 ottobre 2011

Capanne di Marcarolo, una giornata "storta"

Questa domenica è la provincia di Alessandria ad ospitarci (anche se siamo al confine con Genova e la gara è organizzata dagli amici liguri). Le temperature iniziano a scendere ed il riscaldamento pre gara riscuote un particolare successo. Parto alle 10,34 ed il sole sta iniziando a placare gli ardori del "Generale Inverno" che oramai è alle porte.
Le aspettative per il sottoscritto sono alte, viste le ultime prove confortanti, e con questo stato d'animo inforco la carta (MB) e seguo il sentiero che attraversa il bosco. Piego con cura la carta in modo da concentrarmi sulla prima parte della gara e noto che le prime quattro lanterne sono di corsa pura. I primi 2 punti vanno lisci come l'olio (e anche gli intertempi di fine gara lo confermano), poi la mia gara finisce tra il punto 2 e 3. Ho detto che erano punti da fare di corsa ma quando si corre bisognerebbe guardare dove si mettono i piedi (così diceva mia mamma quando ero piccolo). Correndo come un forsennato in un sentiero in discesa e guardando la carta non presto sufficiente attenzione al terreno e la caviglia destra inizia a gridare anche lei come una forsennata (ndr subito dopo anche il sottoscritto inizia a gridare). Rimango una ventina di secondi a terra e alcuni atleti si fermano sportivamente a prestare soccorso. Nulla di grave dico loro ma sono in dubbio se metter fine alle mie sofferenze o continuare corricchiando per "allenarmi" con la mappa (di gran fattura). Alla fine decido di terminare la gara andando contro la volontà della mia caviglia.
La gara inizia ad essere tecnicamente interessante dalla 5. Viste le precarie condizioni fisiche, decido di non tagliare per il bosco all'incrocio dei sentieri ma al bivio seguo il sentiero che va verso ovest fino ad incontrare  il fiume. Da qui basta seguir il corso del fiumiciattolo e si arriva alla lanterna. Col senno di poi la scelta di seguire il fiume non si è rivelata la migliore, data la non agevole possibilità di accedere al corso del rio da una sorta di diga. La 6 è semplice anche se bisogna risalire 6 curve di livello (mentre la caviglia continua a protestare). Per la 7 decido di utilizzare la strada asfaltata fino all'incrocio del sentiero. A questo punto prendo a sud il sentiero e all'incrocio del fiume al posto di andare verso est prendo verso ovest.....errore da vero dilettante allo sbaraglio. Riprendo coraggio con la 8 e la 9. La 10 è facile ma sbaglio il punto di attacco vado "lungo" e mi ritrovo alla 4, torno indietro lungo il sentiero trovo il masso taglio a sud e trovo la lanterna. Altro grave errore alla 11, simile all'errore della 7. La 12 non è semplice in quanto bisogna attraversare il fiume da una sponda abbastanza ripida ma una volta fatto la lanterna è ben visibile. Infine la volata finale e il meritato traguardo.
Bel posto, bella gara, buona come al solito l'organizzazione tempo perfetto. Peccato per l'infortunio che ha condizionato la gara.
Ora rimane il gran finale di stagione a Venezia che io definisco la "Gara".

Ciobin'75 


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